Reddito di cittadinanza, il primo bilancio sui corsi di formazione
Oltre 47mila i percettori per i quali è stata individuata un’attività formativa da svolgere
 
 Sono 198mila i percettori di reddito di cittadinanza che nell’ambito del Programma Garanzia Occupazione Lavoro sono stati instradati verso i percorsi di inserimento lavorativo e di aggiornamento o riqualificazione delle competenze. Si tratta di circa due terzi del totale dei percettori convocati e che hanno aderito al programma Gol. Sono oltre 47mila, invece, i fruitori del reddito per cui è stata individuata e concordata un’attività formativa da svolgere. Lo rende noto il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a proposito della previsione della legge Finanziaria per il 2023 che prevede per i beneficiari del Reddito il coinvolgimento obbligatorio in iniziative di aggiornamento o di riqualificazione formative. Queste ultime cresceranno rapidamente grazie ad una spinta che il Governo ha voluto dare alla previsione della Legge 4 del 2019: oltre 161mila beneficiari, cioè l’81%, infatti, potranno iniziare l’attività formativa nelle prossime settimane perché sono stati aggiudicati, o sono in via di aggiudicazione, gli avvisi per l’attività di formazione che le Regioni hanno pubblicato a valere sulle risorse di Gol. Nelle prossime settimane, inoltre, il Ministero provvederà ad estendere l’attività obbligatoria prevista per i percettori a tutti gli interventi di inclusione lavorativa e di rafforzamento dell’occupabilità stabiliti dalla legge e proseguirà il lavoro di un tavolo di monitoraggio e valutazione con le Regioni per raggiungere il target previsto dal Pnrr, dando la prevalenza ai beneficiari del reddito di cittadinanza nella presa in carico e nell’avvio a formazione o a percorsi di occupabilità.
Altre Notizie della sezione
 
 Ponte Stretto, la Corte dei conti nega il visto.
30 Ottobre 2025Il vicepremier: “Una decisione politica e un grave danno al Paese”.
 
 Dipendenze patologiche, servizi frammentati e sottorganico
30 Ottobre 2025Mancano all’appello quasi 1.900 professionisti.
 
 Italia all’Onu: “Rapporto Albanese privo di credibilità e imparzialità”
30 Ottobre 2025Massari: "Il contenuto del rapporto oltrepassa palesemente il mandato specifico del Relatore speciale".

 
 