Piantedosi in Pakistan a 200 chilometri dal conflitto.
Non si sa quando potrà ripartire.
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“Stanotte abbiamo avuto la notizia di questo attacco. Noi siamo qui a Islamabad, a 200 km dalle zone dove si è verificata questa crisi”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, raggiunto al telefono dal Tg2, mentre si trova in visita istituzionale in Pakistan, all’indomani dell’attacco dell’India, per firmare un memorandum d’intesa sui migranti. “Sono – ha minimizzato Piantedosi – Paesi abituati a queste situazioni: il conflitto con l’India sul Kashmir è abbastanza cronico. Abbiamo dovuto modificare il programma delle visite perché molte delle autorità che avremmo dovuto incontrare sono impegnate nella gestione di questa crisi. Stiamo negoziando con le autorità su quando sarà possibile ripartire”.
“Le immagini degli scontri tra India e Pakistan sono estremamente dolorose. È in atto una crisi regionale che ha antiche motivazioni e picchi ricorrenti. Tutti speriamo che i contrasti possano al più presto sanarsi per via diplomatica, senza ulteriori incidenti e vittime”. È quanto sottolineano fonti del Viminale spiegando che per il governo italiano la visita del ministro Piantedosi “era irrinunciabile. Era importantissimo esserci e confermare gli impegni presi e firmare gli accordi predisposti grazie a lunghi mesi di lavoro preparatorio. Per entrambi i Paesi ne deriveranno benefici sul piano della sicurezza e del contrasto dei trafficanti di uomini”. E ancora: “Non ci sono mai stati rischi per la delegazione italiana. Da parte delle autorità pachistane c’è stata una grandissima ospitalità e massima attenzione e disponibilità per metterci a nostro agio in ogni momento della visita. Con il governo pachistano contiamo di rafforzare progressivamente la collaborazione nel reciproco interesse”.
Di HuffPost
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