FI presenta Ius Italiae.
Regole serie, dopo dieci anni di scuola si può fare domanda.
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“Non si tratta di regole permissiviste e non servono in alcun modo a favorire l’immigrazione illegale nel nostro paese” ma quelle a cui ha lavorato Forza Italia nella sua proposta sulla cittadinanza “sono regole serie, la cittadinanza lo è”. Lo ha detto il segretario nazionale di Forza Italia e ministro degli Esteri Antonio Tajani chiudendo i lavori della Giornata dell’Economia, in corso a Milano e presentando la proposta azzurra Ius Italiae.
Tajani ha spiegato che, lo Ius Italiae consente di ottenere la cittadinanza a partire dai 16 anni: “Dopo 10 anni di scuola dell’obbligo condotta con profitto puoi diventare cittadino italiano”.
“Abbiamo già inviato ai capigruppo di Camera e Senato di Lega, Fratelli d’Italia e Noi Moderati la nostra proposta perché la possano valutare”, aggiunge il ministro.
E, una volta discussa con gli alleati, la proposta di legge sarà pronta per essere presentata alla Camera e al Senato.
Cosa comporterebbe lo Ius Italiae
Lo Ius Italiae prevede che lo straniero – nato in Italia da genitori stranieri o arrivato nel Paese entro i 5 anni – che risiede ininterrottamente in Italia per 10 anni e frequenta e supera con profitto le classi della scuola dell’obbligo (5 anni di elementari, 3 di medie e 2 di superiori) possa ottenere da quel momento la cittadinanza.
Si diventerebbe dunque cittadini italiani già a partire dai 16 anni di età. Sarà il genitore ad avanzare la richiesta e, se impossibilitato, sarà il ragazzo a farlo al compimento dei 18 anni.
La proposta riduce la possibilità di trasmissione della cittadinanza per Ius Sanguinis. “Abbiamo deciso di ridurre l’albero genealogico: il principio è valido fino al bisnonno e poi basta”, precisa Tajani.
Rivisti anche i costi delle pratiche burocratiche, che salirebbero a 600 euro. Ai Comuni è concesso un anno di tempo per smaltire le pratiche.
Infine, gli attuali tre anni di attesa per dare risposta alle domande di ottenimento della cittadinanza a seguito di matrimonio, adozione di maggiorenne e residenza, si abbassano dagli attuali tre anni a 12 mesi prorogabili fino a un massimo di 18 mesi.
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