Disapplicazione delle sanzioni tributarie, per chi non effettuerà i versamenti entro la scadenza del 16 marzo
L'Unione nazionale dei giovani dottori commercialisti ed esperti contabili chiede di inserire la misura nel prossimo decreto legge per affrontare l'emergenza coronavirus
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”Sarebbe assolutamente assurdo anche solo pensare il contrario”, afferma in una nota l’Ungdcec. ”Se ci sarà un blocco totale dei versamenti o un semplice slittamento delle singole scadenze non è dato ad oggi sapersi e, come purtroppo spesso accade anche in tempi meno emergenziali di quello attuale, la pubblicazione di questo decreto potrebbe arrivare in prossimità o addirittura oltre la scadenza prevista”, osservano i giovani commercialisti. ”È evidente che la preoccupazione dei contribuenti, pur confidenti nei provvedimenti governativi, sia quella di non dover subire anche la beffa di eventuali sanzioni amministrative nel caso in cui l’emanando decreto non preveda esclusioni specifiche per tutti i singoli adempimenti in scadenza per il prossimo 16 marzo”, sottolineano i giovani commercialisti. L’Ungdcec ricorda anche che nell’ordinamento tributario italiano è già contemplata una norma volta a tutelare situazioni eccezionali, stabilendo che “non è punibile chi ha commesso il fatto per forza maggiore. ‘È evidente -secondo i giovani commercialisti- che a prescindere dai prossimi provvedimenti, la dichiarazione dello stato di emergenza deliberata dal Consiglio dei ministri” a causa del coronavirus deve comportare ”l’immediata disapplicazione delle sanzioni amministrative tributarie su tutto il territorio nazionalè’. ”Sarebbe auspicabilè’ inoltre, che l’Agenzia delle entrate ”desse un segnale di distensione ai contribuenti formalizzando, fin da subito, la mancata applicazione delle sanzioni per tutti i termini in scadenza, così da rasserenare professionisti ed imprese in questi giorni già pieni di incertezze e preoccupazioni”.
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