Da Federprivacy: allarme protezione dati antivirus
App Avira condivide i dati degli utenti con Google e Facebook
In evidenza
Da un’analisi effettuata da Federprivacy sull’app Avira Security 2020, è emerso che l’antivirus tedesco contiene 42 permessi e ben 15 tracker di terze parti noti per la profilazione di comportamenti online che condividono le informazioni con giganti del web come Facebook e Google, e anche con varie agenzie pubblicitarie, di cui una con sede in India, paese considerato non sicuro ai sensi della normativa sulla protezione dei dati personali. Nell’attuale versione di Avira, disponibile sul Playstore di Google e scaricata da oltre 10 milioni di utenti, risultano nella app dell’antivirus perlopiù tracker di analisi dei comportamenti online delle persone e alla condivisione delle loro informazioni personali con terze parti finalizzati a proporre annunci pubblicitari personalizzati in base alle preferenze e ai gusti degli utenti.”
Secondo quanto afferma il presidente di Federprivacy Nicola Bernardi, tra le oltre 40 richieste di permessi rilevate “Avira presenta potenziali autorizzazioni che di addicono più a uno spyware che ad un antivirus, come l’accesso al microfono del telefonino per la funzione di registrazione vocale, la localizzazione Gps del dispositivo, l’accesso ai contatti presenti in rubrica, al registro delle telefonate effettuate e ricevute, all’acquisizione di foto e video tramite la telecamera, e anche la modifica e l’eliminazione dei contenuti della scheda di memoria SD”.
Inoltre, cercando nelle impostazioni delle autorizzazioni, si trova una casella già preselezionata in modo non conforme al principio di “privacy by default” previsto dal Gdpr che autorizza automaticamente la somministrazione di annunci pubblicitari mirati in base ai gusti e alle preferenze dell’interessato. E anche se si interviene per disattivare manualmente tale funzione selezionando l’opzione “annunci pubblicitari generici”, il tracker rimane presente nel codice sorgente della app, e non si ha alcuna certezza che esso cessi effettivamente le attività di profilazione.
Alla luce dell’analisi dell’antivirus, Federprivacy sottolinea che “i risultati sono ancor più sorprendenti perché Avira usa il rispetto della privacy come slogan”, e nel sito della società di cybersicurezza con sede sul lago di Costanza viene promesso che agli utenti che con il loro “programma potete essere assolutamente sicuri che la vostra sfera privata non verrà violata, perché noi non raccogliamo né vendiamo i vostri dati.”
Altre Notizie della sezione
Avviato il confronto sul nuovo atto di Indirizzo per la Medicina Generale
12 Dicembre 2025Il Presidente Snami ha incontrato il presidente del Comitato di Settore, Marco Alparone.
Luigi Di Maio tira una bordata a Conte, coccole per Meloni e Tajani
12 Dicembre 2025"La stabilità politica e di governo degli ultimi anni ha permesso all’Italia di essere percepita come un attore affidabile" dice l'inviato Ue nel Golfo, che sulla differenza di consensi fra FdI e M5S è lapidario: "La differenza la fa sempre il leader".
Bernini contestata ad Atreju dagli studenti Udu sul semestre filtro di Medicina
12 Dicembre 2025Tra accuse, insulti e proteste sul nuovo accesso a Medicina, la ministra scende dal palco per affrontare gli studenti: il semestre filtro diventa il punto più esplosivo della kermesse romana.
