Cannabis light delle mie brame, qual è è la più bella del reame? Quella dello spacciatore all’angolo di ogni strada
La presidente del Senato ha dichiarato inammissibile l’emendamento che avrebbe dovuto legalizzare il mercato della cosiddetta cannabis light
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Non ce ne stupiamo. Anzi, allo stato dei fatti ci saremmo meravigliati del contrario. Ora, a parte gli inni di vittoria dei soliti proibizionisti (ne citiamo solo uno: Matteo Salvini con “no allo Stato spacciatore”) rimangono una serie di questioni che il nostro legislatore fa finta che non ci siano. E che diventano ancora più drammatici se pensiamo che questo accade il giorno dopo che a Madrid, COP25, si è deciso di continuare ad inquinare senza problemi … perché la cannabis light che ha effetti psicotici come la camomilla viene vietata, mentre la CO2 che ammazza migliaia di persone tutti i giorni continua a dominare il nostro fabbisogno energetico. Con chi stanno i legislatori? Ognuno ne tragga le conseguenze che ritiene opportune. Con l’inammissibilità dell’emendamento che faceva tornare la cannabis light sul mercato, si avrà un doppio effetto:
– le aziende del settore (diverse centinaia) rimangono espulse da un mercato legale.
– il consumo di cannabis light, che in qualche modo attenuava il consumo di cannabis “normale”, viene sbattuto in clandestinità, con la conseguenza che alimenterà ancor di più il mercato nero in mano alla malavita.
E nonostante i soddisfatti di questa bocciatura continueranno a dirci, mentre sorseggiano un drink alcolico alla buvette del Senato fumando sigari cubani, che le droghe fanno male e che bisogna mettere in galera fumatori e spacciatori e trafficanti… gli ultimi due ringrazieranno per aver loro consentito di continuare il business, mentre i primi (i fumatori) continueranno a fumare alimentando questo mercato clandestino.
Bel risultato. Soprattutto n considerazione che tutto il resto del mondo va al contrario, dall’Europa al resto del Globo.
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