All'Ecoluxury Fair 2025 una fotografia degli hotel a 5 stelle
745 strutture censite, una su tre investe in progetti sostenibili.
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A fronte di 745 hotel a 5 stelle censiti solo uno su tre ha attivato almeno un progetto di sostenibilità nei quattro cluster individuati da Ecoluxury: tutela della biodiversità e del paesaggio, uso di tecnologie e materiali a basso impatto ambientale, valorizzazione nel patrimonio storico e artistico locale, promozione dell’occupazione e delle filiere locali. Considerate le principali certificazioni sostenibili (GSTC, Green Key, Green Globe, DCA-ESG e schemi secondari), appena il 17% degli hotel 5 stelle risulta certificato. È il quadro generale dell’impegno in sostenibilità degli hotel 5 stelle presenti sul territorio nazionale delineato dall’Osservatorio Ecoluxury nel Primo Report, realizzato in collaborazione con Thrends, che è stato presentato nel corso del Forum sul Turismo di alta gamma e sostenibilità – ospite d’onore Sua Eminenza Neytrul Rinpoche – che si sta tenendo allo Spazio Field di Palazzo Brancaccio a Roma nell’ambito Ecoluxury Fair, ideata da Enrico Ducrot, CEO di Ecoluxury e Viaggi dell’Elefante. Il censimento delle certificazioni verdi e dei progetti di sostenibilità è basato sul Luxury Hotels Database, la più ampia directory dedicata agli hotel 5 stelle del Paese che comprende 745 strutture, con dati aggiornati a ottobre 2025.
“Dallo studio – spiega Enrico Ducrot – emerge un ritardo sistemico rispetto alle tendenze globali che vedono nella sostenibilità un prerequisito competitivo: meno del 20% degli hotel a 5 stelle italiani possiede certificazioni di sostenibilità riconosciute a livello internazionale e solo un terzo ha intrapreso progetti concreti in ambito ESG (Environmental, Social, Governance). Un ritardo nella transizione verso modelli di business che privilegiano gli aspetti della sostenibilità ambientale: dall’azione di ottimizzazione dei costi di gestione delle forniture energetiche al riciclo dei prodotti di scarto fino alla visibilità social e mediatica, senza dimenticare l’impatto positivo sulle popolazioni locali e sugli habitat oltre che sul patrimonio artistico”.
I numeri del Report 2025
Analizzando i dati in valore assoluto, il primo Ecoluxury Report, presentato nel corso del Forum, evidenzia che solo 121 strutture italiane a 5 stelle, sulle 745 censite, risultano certificate secondo uno degli schemi di sostenibilità presi in considerazione e di queste il 64% appartiene a catene internazionali o nazionali. A livello regionale, Lombardia, Toscana e Veneto concentrano il 60% degli hotel certificati.
Tra gli hotel che hanno avviato almeno un progetto di sostenibilità – il 33% del totale – si registra che l’86% delle iniziative rilevate rientra nelle Green Solutions, con interventi che spaziano dalle energie rinnovabili alla riduzione dei rifiuti e ai modelli di economia circolare. Più disomogenea l’attenzione rivolta alla conservazione della biosfera e delle specie. A fronte di un ricco sistema di parchi e aree protette, la tutela della fauna e degli habitat è spesso percepita “come un compito istituzionale – riporta una sintesi dello studio –, meno integrato nella gestione diretta delle strutture ricettive rispetto a quanto accade in destinazioni, soprattutto extraeuropee, dove la conservazione è parte integrante dell’esperienza turistica“. Uno dei punti di forza del modello italiano resta il recupero storico-culturale: valorizzazione di borghi e dimore storiche, tradizioni e mestieri antichi sono elementi naturali e profondamente radicati nel sistema turistico nazionale. Nell’ottica di un rapporto sempre più virtuoso tra territorio e ospitalità, si inserisce anche il “Modello Bhutan” della Felicità Interna Lorda (FIL), presentato da Sua Eminenza Neytrul Rinpoche, un principio che ridefinisce il concetto stesso di progresso misurando la ricchezza di un Paese attraverso la felicità del suo popolo per una riflessione profonda su come il benessere interiore possa diventare una vera strategia di sviluppo.
Le conclusioni dello studio evidenziano, per il comparto 5 stelle italiano, diversi elementi da migliorare a partire dall’assenza di un percorso di sostenibilità per molte strutture che, pur essendo impegnate in progetti sostenibili, non sono certificate. “La sostenibilità – conclude Enrico Ducrot – viene spesso percepita come valore accessorio e non come parte integrante del posizionamento di lusso, invece è un elemento centrale nelle scelte degli ospiti: le statistiche ci dicono che i viaggiatori del target di alta gamma sono pronti a spendere di più nella scelta fra un prodotto tradizionale ed uno sostenibile, però dobbiamo lavorare nella catena dell’offerta del prodotto spiegando i benefici prodotti per le comunità locali in quanto il cliente vuole poi verificare la destinazione di quel 10, 20, 30% pagato in più”.
Il modello Ecoluxury
Il report è sviluppato a partire dal modello Ecoluxury, il marchio ideato da Enrico Ducrot, giunto al suo ventesimo anniversario, che ormai custodisce il valore della sostenibilità ambientale. È un brand che indirizza i clienti verso destinazioni e sistemazioni di lusso impegnate nella missione comune di finanziare progetti ambientali, di tutelare il patrimonio artistico e culturale, o di supportare l’identità sociale. Nella collection internazionale di Ecoluxury figurano 95 strutture di eccellenza – 18 in Italia – impegnate in 300 progetti di sostenibilità ispirati a una visione integrata e multidimensionale del turismo di lusso responsabile. Il modello Ecoluxury supera la dimensione ambientale, articolandosi nei quattro cluster di sostenibilità (cultural heritage, biosphere conservation, green solutions, local socio-economic development) che sono alla base dello studio che fotografa l’impegno ambientale, sociale e culturale del comparto luxury hospitality in Italia.
Prospettive degli hotel 5 Stelle
Nel corso della mattinata sono emerse anche le più recenti tendenze e prospettive degli hotel a 5 stelle e dei viaggiatori: costruzioni anche in luoghi meno turistici nel senso classico del termine che alimentano l’interesse per nuovi territori da scoprire. Inoltre, si registra, rispetto al passato, un forte investimento sui family hotel di lusso. Il futuro suggerisce una presenza sempre più diffusa degli hotel a 5 stelle: nel corso del Forum, Andrea Agazzani di Thrends ha evidenziato che entro il 2028 in Italia ci saranno altri 170 hotel 5S, superando quota 900 strutture sul territorio nazionale, collocando il Belpaese al secondo posto globale dietro solo la Cina.
La manifestazione gode del patrocinio dell’Assessorato Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale, del Consiglio Regionale del Lazio e della Camera di Commercio di Roma. Sono partner della manifestazione Omnia Hotels, Una Hotels e Le Voilà Banqueting
Per informazioni: https://www.ecoluxury.com/it/ecoluxury-fair
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