Quasi 170 mila persone hanno perso il reddito di cittadinanza con un sms
Scaduta l'ultima rata per il 2023, la misura varata dal governo Conte va in pensione e viene sostituita dal Supporto formazione e lavoro a partire da settembre
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Quasi 170 mila persone hanno perso il reddito di cittadinanza con un sms
Il reddito di cittadinanza è stato sospeso a decine di migliaia di famiglie via sms. Le opposizioni insorgono, ma secondo l’Inps è tutto nella norma.
“In occasione del pagamento dell’ultima rata di Reddito di cittadinanza ai percettori che hanno già fruito di 7 mensilità nel 2023, l’Istituto, con un sms o e-mail, ha informato gli interessati della sospensione del beneficio come previsto dalla norma” si legge in una nota, sottolineando che “in particolare, nella sintetica comunicazione, è stato anche ricordato che, nell’eventualità della presa in carico dei servizi sociali, la sospensione sarà revocata“.
Si tratta di casi eccezionali: “Persone che versano in un particolare stato di bisogni complessi e di difficoltà di inserimento sociale o lavorativo”. Non potrà quindi riguardare tutti i soggetti che sono già stati o potranno essere indirizzati ai servizi per l’impiego per intraprendere percorsi lavorativi e per i quali è previsto l’accesso alla nuova misura del Supporto formazione e lavoro a partire da settembre“.
La Cgil chiede di prorogare il termine di 7 mesi per la sospensione del Reddito di Cittadinanza e dare modo alla popolazione in condizione di bisogno di essere presa in carico dai servizi comunali. Secondo il sindacato sono 169 mila persone, tra i 18 e i 59 anni, coinvolte. “Unica speranza per migliaia di famiglie in povertà rimane l’essere prese in carico dai servizi sociali comunali, quei servizi sociali e quella presa in carico che il Governo ha sacrificato sull’altare di una presunta ‘occupabilità’ che non tiene conto dei bisogni e delle fragilità delle persone”.
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