Di Maio e la pignatta d'oro
Narra la favola che al termine dell'arcobaleno si nasconda una pignatta piena di monete d'oro
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Alla favola deve aver creduto anche il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio che, dopo le decisioni della Commissione europea sul Recovery Fund (Next Generation EU), ha dichiarato che il Fondo dovrà servire a ridurre le tasse. Chi non vorrebbe una riduzione delle tasse? Imprese e contribuenti sarebbero felici di veder alleggerire i propri beni da una tassazione che ha raggiunto livelli considerevoli, a fronte di servizi pubblici insufficienti. È probabile che il ministro Di Maio non abbia letto i documenti europei, né abbia sentito il discorso della presidente della Commissione, Ursula von der Leyen (1), che ha contribuito ad eleggere, perché di riduzione delle tasse con il Recovery Fund non se ne parla. Il Fondo, del quale l’Italia è il primo beneficiario, è destinato a investimenti e riforme. Soldi da distribuire a pioggia e per fine elettorali non ce ne sono: è bene che il ministro Di Maio se ne faccia una ragione e non annunci decisioni, tra l’altro inapplicabili, prima che il Governo abbia elaborato una proposta da presentare in sede comunitaria. Nel frattempo è bene, per gli italiani, che il Governo si concentri sulle iniziative per far riprendere l’economia, utilizzando gli strumenti finanziari che ha già a disposizione, quali il Mes, lo Sure e i finanziamenti della Bei (2). La favola della pignatta d’oro la si può raccontare ai bambini, sperando che gli elettori siano adulti.
(1) https://www.aduc.it/articolo/stati+uniti+europa+discorso+ursula+von+der+leyen+al_31249.php
(2) https://www.aduc.it/articolo/stati+uniti+europa+europa_31250.php
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