Smart working, congedi e bonus baby-sitter
Nell'approfondimento della Fondazione Studi CdL l'analisi delle misure previste, le condizioni per fruirne e i dubbi applicativi
In evidenza

Con l’approfondimento del 16 marzo 2021 la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro si sofferma ad analizzare i principali interventi a sostegno dei lavoratori con figli minori in didattica a distanza o in quarantena contenuti nel decreto-legge n. 30/2021, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 62, in vigore dal 13 marzo 2021 e le criticità applicative riscontrate. Nel documento si riepilogano tutte le misure cui possono fruire i genitori nei casi di sospensione delle attività scolastiche, di infezione o quarantena dei loro figli: dallo smart working ai congedi parentali Covid-19 per figli under 14, passando per i congedi non retribuiti per figli tra i 14 e i 16 anni e bonus baby-sitting per autonomi, co.co.co, medici e infermieri. Per ogni caso specifico l’approfondimento chiarisce le condizioni per la fruizione delle misure di sostegno previste ponendo l’attenzione anche sui principali dubbi applicativi, in particolare dell’articolo 2 del decreto. Al primo comma, infatti, viene riconosciuta la possibilità di svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile, mentre il secondo comma prevede l’alternativa fruizione dei congedi per i genitori e bonus baby-sitting “nelle sole ipotesi in cui la prestazione lavorativa non possa essere svolta in modalità agile”. Per gli esperti il momento in cui deve scrutinarsi tale opzione e la determinazione delle condizioni per le quali la prestazione non può essere svolta in modalità agile risulta abbastanza critico.
Altre Notizie della sezione

Von der Leyen, il discorso forte di un presidente debole
12 Settembre 2025Spirano venti di guerra in Europa dopo la violazione dello spazio aereo polacco ad opera di droni russi.

Trump e Netanyahu: chi comanda davvero?
11 Settembre 2025A Doha hanno parlato i droni, a Washington le balbettanti smentite.

L’Europa dorme. Putin avanza
10 Settembre 2025Droni al confine, tappeti rossi a Washington, selfie a Bruxelles. Il nuovo patto di Monaco è già scritto.