Sardegna, varato il riordino del Sistema Sanitario Regionale
È stata approvata, ma non è ancora il vigore la legge regionale di riordino del Sistema Sanitario Regionale della Sardegna.
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Nove mesi dopo la proposta di Giunta, il Consiglio Regionale della Sardegna ha approvato la Legge regionale 1 settembre 2020 Riforma del sistema sanitario regionale e riorganizzazione sistematica delle norme in materia. La Legge, non è ancora stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale e non è ancora entrata in vigore.
La caratteristica principale della riforma consiste nella scomposizione dell’Azienda per la Tutela della salute, creata nel 2016, in otto Aziende Socio sanitarie, dotate di autonomia gestionale ed organizzativa e allocate presso tutte le province della Regione. “Le attività amministrative più significative , saranno svolte da una azienda all’uopo dedicata denominata Azienda Regionale della Salute (ARES). Nelle ASL è prevista “in via sperimentale”, la creazione di due dipartimenti denominati rispettivamente”dipartimento di prevenzione medico”(dipartimento di igiene e prevenzione sanitaria) e “dipartimento di prevenzione veterinario”(dipartimento veterinario e sicurezza degli alimenti di origine animale).
L’IZS della Sardegna fa parte degli organi del SSR ed è posto sotto il controllo della Regione; per la carica di direttore generale dell’Istituto – unica carica di vertice a richiederla- è prevista la specializzazione o master di livello universitario in materia di sanità pubblica veterinaria o igiene e sicurezza degli alimenti.
Attribuzioni di incarichi dirigenziali in materia di sanità veterinaria – Viene abrogato l’articolo Art. 4 della Legge regionale 34/2014 (Disposizioni urgenti per l’eradicazione della Peste Suina Africana) in base al quale ” le funzioni di direttore del servizio competente in materia di sanità veterinaria dell’Assessorato regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale sono attribuite a dirigenti di comprovata esperienza e specifica competenza nella materia, del sistema Regione, comprese le aziende sanitarie locali della Sardegna”. Ciò al fine di ottemperare ai regolamenti (CE) n. 852/2004/CE, n. 853/2004/CE, n. 854/2004/CE e n. 882/2004/CE e al decreto legislativo 6 novembre 2007, n. 193 (Attuazione della direttiva 2004/41/CE relativa ai controlli in materia di sicurezza alimentare e applicazione dei regolamenti comunitari nel medesimo settore).
La protesta e lo stallo– Il riordino è stato bocciato da Anmvi Sardegna che in un comunicato stampa ha fortemente criticato il venir meno dell’assetto veterinario. La riforma avviata a dicembre e sfociata nella Legge 1 settembre 2020 non ancora in vigore. E’ infatti previsto “un necessario lasso di tempo utile a definire gli assetti operativi ed i rapporti tra le costituende aziende socio sanitarie locali”. Devono infatti essere individuati nove commissari, uno per ogni costituenda azienda. Ad oggi, la riforma appare in stallo come il SSR della Sardegna, una condizione che ha determinato FVM-Sivemp Sardegna a proclamare lo stato di agitazione: il previsto turn over per sostituire i pensionamenti veterinari non è ancora stato avviato.
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