La ricetta di FdI tra flat tax, stipendio in due rate e l'aumento dell'assegno unico per i figli
Il responsabile del programma di Fratelli d'Italia Giovanbattista Fazzolari annuncia anche una superdeduzione del costo del lavoro per le imprese che assumono
In evidenza
“Se FdI con il centrodestra vincerà le elezioni, come le tendenze dicono, non è perché gli italiani sono pazzi tanto da affidare ad incapaci pericolosi, come ci dipinge il Pd, il governo. Ma è perché sono molto preoccupati per la situazione economica, e pensano che gli unici in grado di invertire la rotta che porta alla catastrofe siamo noi”. Lo ha detto Giovanbattista Fazzolari, responsabile del programma di Fratelli d’Italia, intervistato dal Corriere della Sera. A convincere gli elettori, secondo lui, “i risultati fallimentari degli ultimi 11 anni in cui il Pd è stato al governo” e “la consapevolezza della differenza tra noi e loro: noi sappiamo che l’unico modo per tenere in ordine i conti pubblici e il sistema economico complessivo è puntare sulla crescita, mentre per la sinistra l’idea di creare ricchezza è un aspetto trascurabile della questione”.
Fratelli d’Italia ha già detto che vuole apportare delle modifiche al Pnrr, tenendo conto delle “mutate condizioni del momento”, come la guerra scoppiata in Ucraina. “Noi poi abbiamo fatto il grave errore di utilizzare tutti i 122 miliardi a debito dei 191 totali del Pnrr e oggi non possiamo più ricorrervi, a differenza della Spagna che invece quei fondi li sta chiedendo ora per affrontare la crisi energetica. Quindi è necessario pensare a cambiamenti. Chiunque vincesse, anche il Pd, lo farebbe”. Tra i cambiamenti che metterebbe in campo Fdi, “per esempio, va ridiscusso il capitolo del passaggio all’energia sostenibile. Oggi rischiamo di dover razionare luce e riscaldamento, quindi dobbiamo pensare a riattivare le diverse fonti energetiche, a partire dall’estrazione di gas nel Mediterraneo, creare rigassificatori, efficientare il trasferimento di energia sul territorio e gli edifici. I capitoli sono tantissimi”.
Sulle spese promesse dal centrodestra sostiene che quella “più eclatante sentita finora è quella del Pd e della mensilità in più: costerebbe 25 miliardi. Noi di FdI abbiamo in mente solo tre provvedimenti da fare subito. Il primo è l’aumento del 50% dell’assegno unico per i figli a carico, fino a un massimo di 260 euro per figlio: costa 6 miliardi, si possono coprire già con la modifica del reddito di cittadinanza e tagliando una moltitudine di bonus inutili”. Seguirebbero poi “la flat tax al 15% sul reddito incrementato nei tre anni precedenti”…”una super-deduzione del costo del lavoro per le imprese che nei tre anni precedenti hanno incrementato il numero di lavoratori: 120% per tutti innalzato al 150% per categorie fragili e nelle zone svantaggiate”. E poi di “pagare ogni 15 giorni ai dipendenti metà stipendio” per aumentare la circolazione della moneta. Mentre nel programma unitario sottoscritto con Lega e Forza Italia “è presente la flessibilità in uscita dal lavoro, l’innalzamento delle pensioni minime, la flat tax incrementale e la flat tax del 15% per le partite Iva aumentato a 100mila euro di fatturato, dai 65 mila di oggi, di questa misura si parlava anche con il governo Draghi. Il resto sono tendenze verso le quali vogliamo andare nel tempo, non nella prima legge di Bilancio che andrà varata a cavallo della nascita del nuovo governo”.
Altre Notizie della sezione
Stragi di mafia del 1992, il “campo largo” del complottismo
12 Dicembre 2025Schemi mentali e pregiudizi politici cancellano documenti e testimonianze: resta solo una ricerca di cospirazioni (pista nera) che volta ancora le spalle a Falcone e Borsellino.
Multe, medici, incentivi lavoro: decreto milleproroghe atteso oggi in Cdm
11 Dicembre 2025In tutto 16 gli articoli di una bozza del decreto Omnibus che, come ogni anno, posticipa una miscellanea di norme in scadenza.
La procura di Palermo scaricò Falcone e Borsellino
10 Dicembre 2025Drammatica audizione in Antimafia del procuratore di Caltanissetta, Salvatore De Luca: la pista nera vale “zero spaccato”, c’entrano invece l’insabbiamento dell’inchiesta mafia-appalti e l’isolamento a opera dei colleghi. Durissime accuse a Giammanco, Pignatone, Natoli e altri
