Focus sulla violenza di genere da parte degli avvocati
L'evento al Circolo Appio organizzato dall'Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere in occasione della Giornata internazionale della Donna.
In evidenza
Il Circolo Appio di Capua ha promosso e organizzato l’evento “D’amore non si muore. Contributi e riflessioni sulla violenza di genere”, presso il Museo Provinciale Campano di Capua, in occasione della Festa della Donna dell’8 marzo. I lavori sono stati coordinati dall’avvocato Roberto Barresi, con gli indirizzi di saluto da parte di Angela Del Vecchio, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere.
Notevole la presenza dell’avvocatura sammaritana, tra cui l’avvocato Paolo Falco, Consigliere Segretario dell’Ordine di Santa Maria Capua Vetere, e il Consigliere avvocato Bruno Amirante. Particolarmente significativi gli interventi di Vincenzo Montanino, avvocato penalista di Santa Maria Capua Vetere; di Paolo Albano, Procuratore Capo Emerito della Repubblica; di Enrico Carafa, dirigente scolastico del liceo statale Pizzi di Capua.
L’evento è stato patrocinato dall’Ordine degli Avvocati con il riconoscimento di crediti per la formazione continua e dal Comune di Capua. Particolarmente intenso e pregevole l’intervento degli studenti che hanno dato luogo ad una rappresentazione musicale e danzante sul tema in argomento oltre ad aver redatto un documento “La carta dei principi e del rispetto della donna” condiviso con altri istituti scolastici italiani.
Altre Notizie della sezione
L’Intifada globale. Ovunque c’è un ebreo, lì c’è un fronte
16 Dicembre 2025L’attentato di Sydney (in capo a dieci anni di attacchi antisemiti) di nuovo non è contro una rappresentanza diplomatica o militare, ma contro i civili.
Medicina, la farsa del semestre filtro
15 Dicembre 2025Regole cambiate a giochi chiusi, prove sbagliate e toppa politica finale: così lo Stato tradisce migliaia di studenti.
Stragi di mafia del 1992, il “campo largo” del complottismo
12 Dicembre 2025Schemi mentali e pregiudizi politici cancellano documenti e testimonianze: resta solo una ricerca di cospirazioni (pista nera) che volta ancora le spalle a Falcone e Borsellino.
