Dichiarata ricevibile in Europa una petizione contro i Consorzi di bonifica
La Commissione europea per le petizioni ha dichiarato ricevibile una istanza ad essa rivolta in merito alla gestione del territorio ad opera dei Consorzi di bonifica.
La Presidenza di tale Commissione ha chiesto alla Commissione europea “di condurre un’indagine preliminare sulla questione”. In sintesi, i firmatari della petizione all’Eu-ropa denunciano una gestione del sistema elettivo controllato da parte delle maggiori associazioni agricole, evidenziando che due delle tre competenze dei Consorzi di bonifica (bonifica e presidio idrogeologico) risultano una sovrapposizione diretta nei confronti delle competenze regionali e vanno riportate in carico alla Regione per “e-vitare centri di potere dannosi al territorio”. A parere dei firmatari della petizione si profila quindi “un grave inadempimento dell’art. 48 della Costituzione italiana” in cui si sancisce che il voto deve essere “libero ed uguale”, contrariamente alla situazione attuale “in cui il
voto di un elettore della IV sezione vale quanto i voti di 300 elettori nella I sezione”. Ancora, nella petizione si denunciano “anomalie nelle assunzioni del personale all’interno dei Consorzi, avvenute non tramite concorsi pubblici ma a chiamata diretta a discrezione del Comitato amministrativo”, esponendo poi un forte dubbio “sui benefici concreti che gli immobili traggono dall’esecuzione delle opere di bonifica traducibili in un aumento del valore fondiario”. Da ultimo, la petizione chiede al Parlamento europeo di intervenire sottolineando che sono stati dati in gestione ai Consorzi: tutti i canali artificiali presenti nelle zone pianeggianti al fine di un mantenimento della bonifica; la risorsa acqua, derivante dai maggiori corsi naturali, come bene principale per l’irrigazione; il presidio idrogeologico nelle zone appenniniche, invocando un diverso “governo del bene pubblico acqua” che faccia riferimento a persone realmente elette dalla base elettorale. Maggiori informazioni sono attingibili presso le sedi Confedilizia.
Di Corrado Sforza Fogliani presidente Centro studi Confedilizia
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