Contratto di lavoro domestico, le nuove regole
Sul Corriere.it la Fondazione Studi illustra le novità in vigore da ottobre per chi assume colf, badanti e baby-sitter
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Dallo scorso 1° ottobre sono entrate in vigore le regole del nuovo Contratto collettivo per il lavoro domestico, siglato lo scorso 8 settembre. A spiegare le novità previste dal Ccnl, gli aumenti in busta paga stabiliti a partire dal 2021 e le principali modifica a cui le famiglie italiane, che assumono collaboratori domestici, devono prestare attenzione è la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro in un articolo pubblicato sul Corriere.it del 15 ottobre 2020. Da segnalare il cambio di denominazione di colf, badanti e baby-sitter che si chiameranno d’ora in poi assistenti familiaricon quattro livelli di inquadramento (A, B, C, D) a seconda delle loro competenze e mansioni.Spazio, inoltre, ad indennità aggiuntive per chi assiste bambini fino a 6 anni di età e per chi si prende cura di persone non autosufficienti, mentre gli aumenti retributivi stabiliti con il rinnovo del Ccnl scatteranno da gennaio 2021. Nel nuovo contratto collettivo si registra anchel’estensione del periodo di prova, le linee guida per la riduzione dei rischi nei luoghi di lavoro, l’introduzione di permessi per la formazione. “Si tratta di un contratto molto atteso per il settore, che attendeva una regolamentazione dal 2016″ spiega nell’articolo il Presidente della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro,Rosario De Luca. “Questo nuovo contratto nazionale era fondamentale. Prova a definire nuove regole e ad introdurre alcuni aspetti che favoriscono una valorizzazione della professionalità di circa un milione di lavoratori” ha poi aggiunto.
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