Attestazioni di rispondenza
Si è stabilito che l’attestazione indicata può essere fatta valere per tutti i contratti di locazione, stipulati successivamente al suo rilascio
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La Camera dei deputati, in sede di decreto legge Semplificazioni, ha modificato – approvando un emendamento a firma dell’on. Tommaso Foti – la vigente normativa in materia di attestazioni di rispondenza, agli Accordi stipulati, dei contratti di locazione a canone agevolato. Che, com’è noto, hanno un canone più contenuto (stabilito dai sindacati) di quello a mercato libero, a parte altre possibili modifiche di favore per gli inquilini in materia normativa.
In sostanza si è stabilito che l’attestazione indicata (artt. 1 c.8, 2 c.8 e 3 c.5 decreto 16.1.2017) “può essere fatta valere per tutti i contratti di locazione, stipulati successivamente al suo rilascio, aventi il medesimo contenuto del contratto per cui è stata rilasciata, fino ad eventuali variazioni delle caratteristiche dell’immobile o dell’Accordo Territoriale del Comune a cui essa si riferisce”.
Si tratta di una modifica molto importante, che Confedilizia aveva suggerito alle forze politiche – ha scritto il Presidente Spaziani Testa – quale ipotesi subordinata rispetto alla (invero impensabile) abrogazione dell’intero articolo 7 del provvedimento approvato dal Consiglio dei Ministri. Essa, infatti, consente di confermare l’unica interpretazione ragionevole della novità legislativa, che la Confederazione aveva indicato sin da subito.
Il Provvedimento è ora diventato definitivo essendo stato approvato dal Senato, proprio nei giorni scorsi, nello stesso testo (cioè, senza modificazioni) approvato dalla Camera dei deputati.
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