Formazione Mmg e maternità
Il Tar del Lazio rimette alla Consulta la questione sulla retroattività del diploma.
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Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, con ordinanza n. 16182/2025, ha sollevato questione di legittimità costituzionale dell’art. 24, co. 5, del d.lgs. 368/1999, nella parte in cui non prevede la retroattività del diploma di formazione in medicina generale per le corsiste che sospendono il percorso a causa della maternità.
La norma attuale consente il recupero dei mesi di frequenza sospesi, ma obbliga le colleghe in gravidanza a posticipare l’esame finale e quindi l’accesso alla professione, con effetti concreti di discriminazione rispetto ai colleghi uomini.
“Siamo di fronte a un vulnus evidente di uguaglianza e di tutela della maternità – dichiara Angelo Testa, Presidente Nazionale Snami –. Non è accettabile che una collega debba vedere ritardata la sua carriera e il suo convenzionamento a tempo indeterminato per aver esercitato un diritto costituzionale come la maternità. La decisione del Tar è un segnale forte: serve una modifica legislativa che garantisca la retroattività del titolo, evitando penalizzazioni che scoraggiano la scelta di diventare madri durante la formazione.”
Snami auspica che la Corte Costituzionale confermi questa impostazione e che il Parlamento intervenga rapidamente per sanare una disparità che colpisce ingiustamente le giovani dottoresse in formazione.
“La medicina generale deve essere inclusiva, equa e rispettosa dei diritti fondamentali – conclude Testa –. È compito delle istituzioni, a tutti i livelli, creare condizioni di reale parità, senza costringere le donne a scegliere tra famiglia e professione.”
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