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Medicina senza test d’ingresso, 54mila iscritti al semestre filtro: come funziona

Accesso a Medicina 2025: le nuove regole per gli iscritti e la graduatoria finale.

Medicina senza test d’ingresso, 54mila iscritti al semestre filtro: come funziona

 

L’atteso boom di iscrizioni non c’è stato dopo la riforma a Medicina nell’anno 2025. Per l’anno accademico 2025-2026, sono 64.825 gli studenti che hanno completato la fase di iscrizione al cosiddetto “semestre aperto”, di cui:

54.313 hanno scelto Medicina;

4.473 Odontoiatria;

  • 6.039 Medicina veterinaria.

Lo scorso anno furono 71.508 gli iscritti alle prove, di cui 67.260 per Medicina e 7.862 per Veterinaria. I posti a disposizione quest’anno saranno più di 23.000. Significa che 1 iscritto su 2 dovrà cambiare strada.

Come funziona il semestre aperto

La novità è frutto della riforma voluta dal Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, che segna il superamento del tradizionale test d’ingresso a Medicina a numero chiuso.

Dal 1° settembre 2025, tutti gli iscritti potranno iniziare a frequentare le lezioni del semestre aperto, in presenza o da remoto, senza alcuna selezione preventiva.

Il percorso è composto da tre insegnamenti base:

  • Chimica e propedeutica biochimica;
  • Fisica;
  • Biologia.

Ciascuno di questi insegnamenti vale 6 Crediti formativi universitari, per un totale di 18 Cfu.

Al termine del semestre, gli studenti dovranno sostenere esami di profitto nazionali, identici per tutti gli atenei e programmati in contemporanea. Sono previsti due appelli, con una struttura uguale per ogni materia:

  • il 20 novembre 2025;
  • il 10 dicembre 2025.

I test saranno composti da 31 domande in totale: 15 quesiti saranno a risposta multipla e 16 quesiti a risposta aperta. Per ciascun esame gli studenti avranno a disposizione 45 minuti di tempo.

La graduatoria nazionale

I risultati dei tre esami costituiranno la graduatoria nazionale, che determinerà chi potrà accedere al secondo semestre di Medicina e Chirurgia.

Il voto sarà quello classico degli esami universitari: espresso in trentesimi con possibilità di lode, e sarà necessario ottenere almeno 18/30 in ogni prova per essere considerati idonei. Solo chi avrà superato tutti gli esami con la soglia minima parteciperà alla graduatoria finale.

Le graduatorie saranno pubblicate il 12 gennaio 2026. Dal 13 gennaio 2026, ciascun aspirante medico potrà immatricolarsi al corso di laurea scelto. L’immatricolazione dovrà essere effettuata entro il 16 gennaio 2026.

Cosa succede a chi non supera la selezione

Gli studenti che non rientreranno nei posti disponibili per Medicina, ma avranno ottenuto almeno 18/30 in ciascun esame, non perderanno l’anno: potranno proseguire nel corso affine a cui si sono iscritti parallelamente, mantenendo i crediti già acquisiti.

Ci si può iscrivere di nuovo al semestre filtro fino a tre volte, anche in anni non consecutivi. In tale caso non si riparte da zero, ma si possono riutilizzare i Cfu già ottenuti.

Da università privata a pubblica

Chi si era già iscritto a Medicina presso una università privata può, se lo desidera, passare ad un ateneo statale al fine di superare il semestre filtro. Naturalmente, non si può essere iscritti contemporaneamente a due corsi di Medicina: il passaggio alla statale fa decadere l’iscrizione all’università privata.

Chi ha già sostenuto materie simili a quelle del semestre filtro rimarrà deluso: per tali esami non è previsto il riconoscimento dei Cfu già ottenuti. Per tutti gli altri esami successivi, invece, il riconoscimento dei Cfu è possibile: presentando regolare istanza, sarà poi il singolo ateneo ad approvare la convalida o a rifiutarla.

Quanto costa il semestre filtro a Medicina

L’iscrizione al semestre filtro della facoltà di Medicina costa 250 euro. Si tratta di un contributo fisso applicato da tutte le università. Pagando tale cifra si ha diritto a frequentare il semestre e a sostenere le relative prove d’esame.

Al momento dell’immatricolazione vera e propria, cioè una volta superato con profitto il semestre fisso, quel contributo di 250 euro viene detratto dalle tasse universitarie annual

Qui Finanza

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