Fond. Inarcassa, positivo l’intervento sulla 'Flat tax'
Fietta, c'è attenzione ai professionisti, ma non escludere le Società
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“Arrivano segnali positivi e incoraggianti dalla bozza di legge di Bilancio 2023: attendiamo il testo definitivo e l’avvio dei lavori parlamentari, ma per ora possiamo dirci soddisfatti per l’attenzione che il governo sta mostrando nei confronti dei liberi professionisti e della platea complessiva delle partite Iva.
È anche uno stimolo nei nostri confronti della nostra categoria che ci porta a fare di più e a cercare nuove opportunità professionali”.
A dirlo il presidente della Fondazione Inarcassa (l’organismo attivo sui temi della professione che rappresenta gli ingegneri ed architetti iscritti ad Inarcassa, l’Ente previdenziale delle due categorie dell’area tecnica) Franco Fietta, secondo cui “il regime forfettario attenzionato nella bozza di disegno di legge di Bilancio 2023 è indiscutibilmente un fatto positivo.
L’aliquota unica pari al 15% e, comunque, una tassazione più leggera è un vantaggio evidente. C’è, però – recita una nota – un rovescio della medaglia su cui vorremmo invitare parlamento e governo a riflettere: la misura, infatti, rischia di atomizzare sempre più il nostro tessuto professionale. Dalla sua introduzione, avendola limitata ai singoli, le piccole forme di aggregazione, studi associati e società professionali in fase di avvio, si sono disgregate per cogliere l’opportunità fiscale estremamente vantaggiosa”, si legge. Per Fietta, invece, occorrerebbe comprendere “anche le aggregazioni nel regime forfetario e proporzionandolo al numero dei soci, anche ipotizzando alcuni correttivi come un limite massimo di 4 o 5 professionisti per società”. (
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