Coronavirus, richieste dell’Ordine degli ingegneri
La categoria si appella a Inarcassa: misure 'zona rossa' per tutti
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Il Consiglio nazionale degli ingegneri è impegnato nella “presentazione al Governo di un pacchetto di norme sulla semplificazione dei procedimenti per la realizzazione delle opere pubbliche”, e sollecita l’Esecutivo, affinché vari “il nuovo testo unico delle costruzioni, le linee guida per la verifica delle infrastrutture, il regolamento unico per le opere pubbliche”, ma anche “interventi normativi, che amplino la possibilità di finanziamenti come il Sismabonus e l’Ecobonus, con immediato riflesso positivo sul mondo delle costruzioni, in gravissima crisi”. Lo si legge in una nota dell’Ordine presieduto da Armando Zambrano, convinto che sia “arrivato il momento di adottare un nuovo paradigma. Il progresso non può più essere basato su indicatori come il Pil – dice – ma occorre misurare anche la qualità della vita, del benessere e della salute delle persone e dell’ambiente”. Il Consiglio nazionale degli ingegneri, va avanti il testo, “sta preparando una richiesta alla Cassa di previdenza di categoria (Inarcassa, l’Ente guidato da Giuseppe Santoro, cui sono associati anche gli architetti, per un totale di oltre 168.000 liberi professionisti, ndr) per ampliare a tutto il territorio nazionale le disposizioni per le ‘aree rosse’, ossia la sospensiva dei termini di pagamento dei contributi minimi, e di prevedere misure urgenti a sostegno dei professionisti in difficoltà. Si invita anche a valutare la possibilità di concedere regolarità contributiva a quegli ingegneri con debiti previdenziali, per consentire loro, in un momento di grave difficoltà, di ottenere il pagamento delle fatture da parte degli enti pubblici”, si legge, in conclusione.
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