Anno: XXVI - Numero 225    
Venerdì 21 Novembre 2025 ore 13:35
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Next Stop Bruxelles

La rubrica settimanale a cura del Deskeuropeo di Confprofessioni che ti accompagna tra le attività delle istituzioni europee.

Next Stop Bruxelles

Questa settimana il lavoro dell’Unione a livello istituzionale è concentrato sulle commissioni parlamentari: la Sottocommissione FISC (tax matters) svolge un’audizione sui riflessi fiscali delle politiche dell’amministrazione Trump; la EMPL vota il progetto di relazione e la decisione di avviare i negoziati interistituzionali sulla direttiva per i tirocinanti; la ECON ospita un dialogo economico con la presidente dell’ECOFIN e discute BEFIT e l’accesso ai finanziamenti per PMI/scale-up; l’IMCO organizza un’audizione pubblica sul rafforzamento del mercato unico dei servizi. Nei paragrafi seguenti sviluppo in maniera tecnica e operativa ciascun tema, con valutazioni procedurali, impatti pratici e possibili scenari negoziali.

Parlamento europeo

La settimana è dominata da dossier economico-fiscali e socio-lavoristici con rilevanti ricadute pratiche per imprese, amministrazioni nazionali, istituzioni formative e operatori finanziari. Le riunioni in commissione non sono passaggi meramente informativi: per i file legislativi (in particolare la direttiva sui tirocinanti e BEFIT) le decisioni in commissione determinano mandati negoziali, apertura di triloghi e tempi di approvazione finale. Di seguito l’analisi tema per tema.

FISC — Sottocommissione per le questioni fiscali (23.09.2025)

Evento: Audizione pubblica su “Tax implications of the Trump administration’s policies” (23/09, sessione pubblica).

Contenuti attesi e punti tecnici chiave

  • valutazione delle recenti riforme fiscali statunitensi (rifocalizzazione su incentivi per investimenti domestici, possibili modifiche alla tassazione delle multinazionali, misure di attrazione per investimenti e per la localizzazione di attività ad alto valore aggiunto) e loro impatto competitivo sulle imprese europee;
  • interazione con il quadro internazionale: efficacia e sostenibilità di meccanismi multilaterali (OECD GloBE / Pillar Two) e possibili incoerenze tra il regime UE e nuove norme USA; la sessione valuterà in particolare come le misure Usa possano alterare il livello competitivo relativo e la base imponibile delle imprese UE.
  • rischi sistemici: rilocalizzazioni, “race to the bottom” fiscale, pressioni sui bilanci pubblici degli Stati membri, aumento dell’uso di incentivi selettivi.

Implicazioni politiche e strumentali

  • possibili reazioni UE: rafforzamento della cooperazione OCSE (difesa del quadro multilaterale), misure di salvaguardia (clausole anti-distorsione), riequilibrio delle norme sul BEPS e misure di supporto alla competitività interna.
  • per il mondo aziendale e i consulenti fiscali: necessità immediata di stress-test della supply chain fiscale e valutazioni di transfer-pricing alla luce di nuove discontinuità normative; per le amministrazioni fiscali: prevista richiesta di aggiornamento di scenari e modelli di incasso.

Posizioni politiche attese (sintesi)

  • Centro-destra (PPE, ECR): propensione a privilegiare risposte coordinate con gli USA e con OCSE, ma richiederanno strumenti per proteggere la competitività UE;
  • Centro-sinistra (S&D, The Left): maggiore focalizzazione su redistribuzione e chiusura delle scappatoie, spinta per politiche di contrasto all’elusione;
  • Liberali (Renew): sostegno a soluzioni che mantengano attrattività per gli investimenti ma con regole comuni;
  • Verdi: richiederanno garanzie che le misure non compromettano obiettivi ambientali e sociali.

EMPL — Commissione per l’occupazione e gli affari sociali (23–24.09.2025): direttiva sui tirocini (Quality Traineeships)

Evento: voto sul progetto di relazione e sulla decisione di avviare i negoziati interistituzionali (23/09). La dossieristica di riferimento è la “Quality traineeships in the Union” (proposta Commissione: marzo 2024).

Elementi tecnici della proposta e punti controversi

  • Scopo della proposta: introdurre norme minime EU per proteggere i tirocinanti contro forme di lavoro “mascherato” da stage, migliorare qualità formativa, accesso alla protezione sociale e prevedere limiti temporali (es. 6 mesi come regola generale) e meccanismi di segnalazione/controllo; la proposta originaria non declinava un divieto generalizzato degli stage non retribuiti, ma rafforzava i requisiti di tutela.
  • Nodi politici pratici: estensione del campo di applicazione (studenti vs. persone già fuori dal sistema formativo), obbligo di compenso minimo, modalità di accertamento della reale natura del tirocinio, responsabilità delle agenzie di placement e delle imprese ospitanti, sanzioni e poteri di ispezione.
  • Posizione del Consiglio / Stati membri: nel corso dei negoziati in Consiglio è emersa una tendenza a limitare l’ambito della direttiva ai tirocinanti con rapporto di lavoro o a casi chiaramente assimilabili a rapporti di lavoro — scelta che riduce la platea di persone soggette alle nuove tutele. Ci sono già ricadute pratiche: i governi hanno spinto per una portata più ristretta del testo.

Perché il voto EMPL è cruciale

  • il voto di EMPL definirà il mandato negoziale del Parlamento per i triloghi: approvando la decisione di avviare i negoziati si abilita la Commissione a negoziare una posizione comune con il Consiglio e a cercare un accordo politico. Se EMPL rifiuta l’avvio dei negoziati, la procedura rallenta e il testo rimane in stallo.

Impatto pratico per stakeholders

  • Giovani e organizzazioni studentesche: in caso di testo ambizioso, aumento della protezione e migliore accesso alla retribuzione e alla sicurezza sociale;
  • Imprese e agenzie di stage: necessità di adeguare contrattualistica, formazione dei tutor aziendali, possibili maggiori oneri amministrativi;
  • Istituzioni formative: riorganizzazione dei percorsi e dei documenti di tirocinio (learning agreement, tutor assessment).

Scenari negoziali e pressioni politiche

  • Scenario più probabile: compromesso che estende protezioni sostanziali (monitoraggio, limiti temporali, canali di reclamo) ma con una definizione di campo d’applicazione più stretta rispetto alla proposta iniziale (seguendo indicazioni del Consiglio).

ECON — Commissione per gli affari economici e monetari (24–25.09.2025): dialogo economico con la presidente ECOFIN, BEFIT, accesso ai finanziamenti per PMI/scale-up

Evento principale: dialogo ed exchange of views con Stephanie Lose in qualità di Presidente dell’ECOFIN (Presidenza danese).

  1. a) Dialogo con la Presidente dell’ECOFIN (Stephanie Lose)
  • Focus presidenza danese (ECOFIN): competitività e sicurezza economica, governance economica e coordinamento delle politiche (priorità dichiarate dalla Presidenza). Nel dialogo si tratteranno probabilmente riforme del Patto di stabilità, il rafforzamento della resilienza finanziaria e le azioni per favorire investimenti strategici in Europa.
  1. b) BEFIT — Business in Europe: Framework for Income Taxation
  • Stato del dossier: proposta Commissione (12 settembre 2023) per un quadro comune di determinazione della base imponibile delle imprese: obiettivo di armonizzare regole di base per il tax base delle imprese di gruppo nell’UE e sostituire i tentativi precedenti (CCTB/CCCTB). BEFIT mira a ridurre frammentazione e semplificare compliance per grandi gruppi.
  • Questioni tecniche centrali: soglie di applicazione (es. gruppi con consolidato superiore a soglia X), regole di allocalazione del reddito, meccanismi anti-abuso, rapporto con le regole internazionali (Pillar Two).
  • Implicazioni politico-fiscali: BEFIT comporta una significativa riduzione di margine discrezionale fiscale nazionale; i Ministeri delle Finanze e le finanze pubbliche nazionali reagiscono con attenzione (equilibrio tra maggiore certezza e perdita di potere di politiche fiscali nazionali).
  1. c) Accesso ai finanziamenti per PMI e imprese in crescita
  • Problema strutturale: forti differenze nell’accesso al capitale (dipendenza bancaria vs. mercati di capitale), gap di funding per scale-up e deep-tech. Le politiche discusse riguarderanno la rimozione di frizioni regolamentari, strumenti di co-investimento (EIF/EIB), sviluppo di canali di investimento retail e incentivi per il venture capital. I riferimenti programmatici sono le iniziative CMU e le piattaforme di co-investimento dell’EIB/EIF.

Posizioni politiche attese in ECON

  • PPE / Renew: forte spinta su BEFIT come leva per attrarre investimenti e ridurre compliance; pragmatico su misure per facilitare l’accesso al capitale per PMI;
  • S&D / Verdi: richiederanno misure di accompagnamento sociale e clausole di tutela ambientale nei progetti finanziati;
  • Stati membri: monitoreranno attentamente l’impatto sulle entrate tributarie nazionali; la presidenza danese cercherà compromessi pragmatici.

IMCO — Mercato interno e protezione dei consumatori (24–25.09.2025): Rafforzamento del mercato unico dei servizi

Evento: audizione pubblica su “Strengthening the single market for services”: partecipanti Commissione, autorità nazionali, stakeholder.

Nodi tecnici e proposte operative

  • Barriere rilevate: regolazioni nazionali divergenti (licenze, qualifiche professionali), procedure amministrative onerose, difficoltà transfrontaliere negli appalti e nei servizi digitali, incoerenze nella tutela del consumatore transfrontaliera;
  • Azioni possibili discusse in audizione: armonizzazione mirata su settori strategici, rafforzamento mutual recognition per qualifiche professionali, digital single gateway migliorato per e-licensing, norme su e-commerce e servizi digitali, snellimento delle procedure notarili e amministrative con moduli europei comuni;
  • Obiettivo politico-economico: aumentare la competitività interna, favorire la concorrenza leale e consentire alle PMI di offrire servizi oltre frontiera con costi minori.

Stakeholder

  • Associazioni di impresa: chiedono semplificazioni e certezza del diritto;
  • Consumatori / ONG: chiedono sia apertura del mercato sia garanzie di tutela (protezione dati, qualità dei servizi);
  • Collegi professionali: resistenze su riconoscimento automatico in settori sensibili.

Commissione Europea

Questa settimana nessuna attività di rilievo è prevista da parte della Commissione europea.

Consiglio dell’UE

Anche al Consiglio non sono in agenda riunioni o iniziative di interesse.

 

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