1,4 milioni di autonomi, la metà è nel Nord Italia
Confprofessioni, al Sud più attività veterinarie e scientifiche

Sfonda quota 1,4 milioni l’esercito dei liberi professionisti nel nostro Paese (gli iscritti ad Ordini e Collegi), e in prevalenza operano nelle aree del Settentrione: oltre la metà, infatti, risiede nel Nord Italia, dove “prevalgono soprattutto le professioni scientifiche e quelle che operano nei servizi alle imprese”, però si assiste ad una “notevole crescita” nel Mezzogiorno di alcune categorie, “tra il 2011 e il 2019”, in particolare “delle attività veterinarie e scientifiche (+76,5%), dei servizi alle imprese (+40%) e del commercio (+23,2%)”. Lo si legge nel rapporto di Confprofessioni illustrato oggi, a cura del professor Paolo Feltrin.
“Le dinamiche a livello territoriale mostrano, invece, come l’aumento delle professioni socio-sanitarie interessi in modo esplosivo il Nord (+60,3%), mentre al Centro si conferma l’intensa crescita delle attività veterinarie e scientifiche (+50,2%) e socio-sanitarie (+43,3%)”, si legge nel dossier. “Se si osservano i dati del primo trimestre 2020, si nota che l’Istat stima un calo del numero di liberi professionisti (-1,2%) leggermente più marcato rispetto a quello dell’anno precedente (-0,2%)”, e “la diminuzione sembrerebbe riguardare soprattutto la componente femminile (-2,6%) risultando molto più contenuta per i maschi (-0,4%)”, infine, si legge, “il segno negativo è prevalentemente a carico degli under 34 (-11%), mentre la crescita maggiore si riscontra nella fascia 45-54 anni (+4%)”.
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