Anno: XXV - Numero 76    
Venerdì 3 Maggio 2024 ore 13:15
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I commercialisti pronti a dare il loro contributo per la riforma processo civile

I commissari straordinari a Cartabia invocano presenza ai tavoli

I commercialisti pronti a dare il loro contributo per la riforma processo civile

Prevedere la presenza di componenti designati dal Consiglio nazionale dei commercialisti nei gruppi di lavoro chiamati a scrivere le bozze dei provvedimenti attuativi della riforma del processo civile: questa la richiesta avanzata nella lettera dei tre Commissari straordinari del Consiglio nazionale della categoria professionale inviata al ministro della Giustizia, Marta Cartabia.

“Abbiamo appreso – scrivono Rosario Giorgio Costa, Paolo Giugliano e Maria Rachele Vigani – che, con un decreto ministeriale dello scorso 14 gennaio, sono stati istituiti sette gruppi di lavoro finalizzati alla elaborazione degli schemi di decreto legislativo nelle diverse materie identificate nell’ambito della riforma del processo civile” e “data la rilevanza della materia e le specifiche competenze che per legge sono riconosciute ai commercialisti in diverse aree rientranti nella riforma, considerate le proposte condivise dal Consiglio nazionale sulla riforma proposta – proseguono i tre – chiediamo di voler considerare l’integrazione dei gruppi costituiti con alcuni componenti che designerebbe lo stesso Consiglio nazionale, al fine di poter utilmente contribuire con la specifica esperienza professionale alla elaborazione delle proposte attuative”.

In particolare, va avanti la nota, “considerata l’importanza della materia per tutti gli iscritti all’Albo, i commercialisti ritengono di particolare rilevanza la partecipazione a tre dei sette gruppi di lavoro individuati dal decreto: al primo (che si concentrerà sull’elaborazione degli schemi di decreto legislativo in materia di procedure di mediazione e negoziazione assistita, nonché in materia di arbitrato), al secondo (dedicato all’elaborazione degli schemi di decreto legislativo in materia di principi generali relativi al processo civile, di digitalizzazione del medesimo e di ufficio per il processo) e al quinto (per l’elaborazione degli schemi di decreto legislativo in materia di processo del lavoro, processo di esecuzione e di procedimenti in camera di consiglio)”, si legge, in conclusione.

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