Anno: XXVI - Numero 199    
Giovedì 16 Ottobre 2025 ore 13:20
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Se il campo largo esulta, il flop in Toscana fa piangere i Cinque stelle.

Gli (ex) grillini devono smettere di apparentarsi col PD. Ognuno prende I suoi voti e poi si fa un governo. Ovviamente questo vale anche a livello locale.

Se il campo largo esulta, il flop in Toscana fa piangere i Cinque stelle.

Questi vogliono campare di opposizione: zero responsabilità e cannonate su tutti per il consenso.

In pratica un caravanserraglio di ruba stipendi.

Se non si alleano con qualcuno i M5S sono fuori dai giochi, purtroppo il sistema funziona cosi’. O si alleano con la sinistra o con la destra.

Il problema delle astensioni non riguarda solo quando vince la sinistra, ad onor del vero dovrebbe interessare tutto l’universo politico italiano. Infatti, nelle Marche e in Calabria il campanello ha suonato. Meditate signori, meditate.

Gli italiani torneranno alle urne quando qualcuno farà una proposta politica seria

A parte che non si capisce di cosa dovrebbe essere così contento il campo largo, in Toscana era ovvio che avrebbero vinto.

Ma un livello d’astensione così alto dovrebbe far riflettere su quanto siano delusi i loro elettori, perfino in una regione storicamente rossa come quella.

Su 5 stelle poi c’è solo da stendere un velo pietoso. Visti i risultati pessimi a ogni elezione non si capisce l’ostinazione della Schlein nel voler fare un’alleanza con loro a tutti i costi.

Quindi se vince il campo largo l’astensione è un problema, se vince la destra non importa?

Per quanto riguarda il M5S il punto è sempre il solito: data l’attuale legge elettorale se non si costruisce una coalizione alternativa si fa alla dx nuov lo stesso “regalo” del 2022

Conte, abilissimo oratore, celebrato in Europa nel periodo della pandemia, bello e telegenico, non è più sufficiente ai pentastellati per resistere allo strapotere dell’antipolitica. Soprattutto perché la loro politica è solo slogan.

Nulla di nuovo nel clima italiano. Nessuno può scagliare la prima pietra. Tutti vivono di slogan, a parte i ministri dell’economia e della difesa. Ma così fan tutte.

I fasti di Grillo ora sono lontani ricordi. Bene fa la Appendino a batter cassa. Ma quando la aprirà, se ci riesce, la troverà vuota. Speriamo se ne renda conto prima!

i 5 stelle riprendano la loro strada

Il Pd la propria stradala sinistra si stacchi da loro, (tutte le elezioni incertezza, discussioni) anche se Renzi non è dei più simpatici ma sicuramente pragmatico, recuperi Calenda e lasci stare la sx estrema, lavorino per un futuro di programma serio e crescerà tutto il centrosinistra ci vorrà tempo ma diventerebbe un vero schieramento alternativo.

Purtroppo, questo dovrebbe passare di un cambio del vertice Pd.

Bastonati alle urne, i Cinque Stelle sono in piena crisi di nervi. La pugnace Appendino, che dice cose dell’altro mondo e che forse non disdegnerebbe fare la presidenta al posto di Conte, ora minaccia le dimissioni da vice e invoca, stante “un problema politico”, “un confronto vero”. Psicodramma da perdenti, che magari già fanno i conti su quanti eletti si risiederanno (comodamente e lucrosamente) sugli scranni del Parlamento. Linguaggio politichese da Prima Repubblica. Uno spettacolo, diciamolo.

 

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