Il nuovo Ulivo.
Fantastica realtà?
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Si pensi a cosa accadrebbe se si facesse un campo largo e il M5S pretendesse le “primarie di coalizione”, come Travaglio va cianciando da tempo.
E si pensi a cosa accadrebbe se, facendo votare alle primarie di coalizione praticamente chiunque abbia i pollici opponibili (come avviene alle primarie PD), vincesse Conte.
Ci si troverebbe con una coalizione con baricentro radical-populista, guidata dal leader del secondo partito della coalizione – quindi senza nemmeno la forza dei numeri che ha oggi la leader di FdI nei confronti degli altri alleati – e la leader del primo partito sarebbe la vice, e si farebbe dettare la linea e dovrebbe subire il protagonismo del “punto di riferimento fortissimo dei progressisti europei”, che non vede l’ora di riesumare le dirette notturne e le passerelle mediatiche Casalino-style.
Supponendo, poi, che IV, Azione e +Europa accettino di far parte della squadra con Conte al volante (e che M5S e AVS accettino Renzi, Calenda e i loro partitini).
Il tutto, ovviamente, senza uno straccio di visione comune su temi primari come la politica internazionale.
A me sembra difficile immaginare un incubo peggiore.
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