Gogne e superpoteri
A Milano si sono sgretolati arresti e accuse, ma nel frattempo reputazioni e vite sono già state travolte.
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Non è la prima volta: negli anni di Mani Pulite, l’eccesso di zelo mediatico e giudiziario portò a tragedie umane indelebili — Sergio Moroni, Gabriele Cagliari, Raul Gardini. Persone sospettate, giudicate e infine spezzate, spesso prima che una prova concreta venisse trovata.
Il nostro sistema “funziona”? Certo, c’è un giudice che controlla il Pubblico Ministero. Ma questo non basta. La separazione delle carriere, promessa riforma, rischia di trasformare il Pm in un “super poliziotto”, con poteri smisurati e controlli inefficaci. Così, il rimedio legislativo rischia di diventare più pericoloso del male che dovrebbe curare.
E mentre strumenti di facciata e “museruole” eleganti cercano di placare l’opinione pubblica, resta il drammatico interrogativo: quante altre vite dovranno essere sacrificate prima che si capisca che la legge non può piegarsi alle urgenze mediatiche?
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