Anno: XXVI - Numero 210    
Venerdì 31 Ottobre 2025 ore 14:15
Resta aggiornato:

Home » Dopo la rabbia, serve serietà sul Ponte

Dopo la rabbia, serve serietà sul Ponte

Superata la polemica politica, restano i dubbi sulla solidità tecnica e sulla reale utilità dell’opera.

Dopo la rabbia, serve serietà sul Ponte

La fiammata di rabbia politica seguita alla bocciatura del Ponte sullo Stretto si è già affievolita. Ma, come spesso accade in Italia, smaltita l’emozione, resta la sostanza. E la sostanza, in questo caso, è che un progetto di tale portata non può reggersi su propaganda, conferenze stampa e dichiarazioni di principio. Servono numeri, analisi, piani economici e tecnici che convincano non solo la Corte dei Conti, ma anche i cittadini che dovranno finanziare e vivere quest’opera.

La Corte dei conti non è un organo politico, né un ostacolo ideologico: è una garanzia. Controlla che i soldi pubblici siano spesi bene e che le opere siano sostenibili, non solo nel bilancio, ma anche nella logica. Se le carte sono incomplete, se le stime di traffico non tornano, se i costi lievitano, le osservazioni diventano inevitabili.

Il governo, invece di gridare al complotto o di cercare sponde mediatiche, dovrebbe fare ciò che ogni amministrazione seria fa: lavorare meglio. Presentare documenti completi, rispondere ai rilievi, chiarire i numeri. Il Ponte potrà essere una grande occasione di sviluppo, ma solo se sarà fondato su competenza e trasparenza. Diversamente, resterà un monumento all’improvvisazione politica.

Meno rabbia, più serietà: è questa la vera infrastruttura di cui il Paese ha bisogno?

© Riproduzione riservata

Iscriviti alla newsletter!Ricevi gli aggiornamenti settimanali delle notizie più importanti tra cui: articoli, video, eventi, corsi di formazione e libri inerenti la tua professione.

ISCRIVITI

Altre Notizie della sezione

La piazza che sceglie le sue vittime

La piazza che sceglie le sue vittime

29 Ottobre 2025

Si protesta solo contro l’Occidente, mai contro chi calpesta la libertà altrove. L’indignazione a senso unico non è giustizia, è ipocrisia.

Archivio sezione

Commenti


×

Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.