Che farà domani a Parigi la Meloni?
Quando si parla di riarmi sfoderiamo sempre il nostro impareggiabile italian style: rinviamo, come nel 1914 e nel 1939.
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Il problema non sono tanto i dazi quanto la scelta che deve fare Giorgia domani che si presenterà a Parigi. Domani la metteranno in cantuccio.
Meloni fa benissimo a non schierarsi almeno finché non si saprà esattamente chi e dove colpiranno i dazi americani. Non si vede perché dovrebbe farlo, forse per compiacere certa stampa.
Questa continua ambiguità fa male alla credibilità del paese presso i nostri partner più stretti.
Lo spettacolo è davvero deprimente, anche perché a sinistra non sarebbe affatto pronta una alternativa credibile. Una possibile variante auspicabile dello scenario sarebbe che al congresso della Lega tra pochi giorni gli iscritti staccassero la spina al bimbominkia, o per meglio farsi capire da lui, gli togliessero la cadrega da sotto. Questo risolverebbe buona parte dello psicodramma in corso. Se poi Meloni realizzasse di avere fallito e lasciasse il timone nelle mani di Crosetto, ancora meglio.
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