Bentornato al Papa.
Finalmente un vero Papa.
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Dopo il declino della figura Pontificia iniziata con Paolo IV che sciolse Gendarmeria e Guardia Palatina, salvo precipitosamente ricreare un servizio di vigilanza dopo lo sfregio alla Pietà di Michelangelo ad opera di László Tóth e incaricare gli ex componenti la Guardia Palatina rifondandoli con il nome di associazione dei Santi Pietro e Paolo. Una folata di vento di parroco di campagna di Giovanni Paolo I che abolì il plurale maiestatis seguito da un Papa vero Giovanni Paolo II. Ma il colpo di grazie arrivò con Francesco. Abbandonò i palazzi Apostolici e visse a Santa Marta, che Papa Giovanni Paolo II aveva fatto ristrutturare in funzione di albergo. Per dodici anni Francesco non andò mai a Castel Gandolfo, e trasformò la reggia in un museo, obbligando il paese a darsi da fare coi turisti. Papa Francesco ha rinunciato a tutte quelle che sono le componenti rosse dell’abito tradizionale del Santo Padre, ovvero la mozzetta, le scarpe, la stola. Ora Leone torna fra i suoi figli: i discendenti dei paesani a cui Pio XII salvò la vita. Finalmente abbiamo un vero Papa che nelle cerimonie ufficiali indossa l’abito corale utilizzato nelle cerimonie in cui il Pontefice sia presente pur non essendo officiante.
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