Anno: XXVI - Numero 111    
Venerdì 6 Giugno 2025 ore 13:45
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Serve il secondo pilastro privato per l'assistenza ad anziani.

Assoprevidenza e il Consiglio Nazionale degli Attuari hanno rilanciato l’urgenza di un secondo pilastro.

Serve il secondo pilastro privato per l'assistenza ad anziani.

Le nuove esigenze del Paese generate dall’invecchiamento demografico, dal calo della natalità e dai cambiamenti nella composizione familiare, richiedono urgentemente un’evoluzione del sistema di welfare italiano. Assoprevidenza, con un seminario svoltosi ieri a Roma in collaborazione con il Consiglio Nazionale degli Attuari e con il supporto di Axa, ha ribadito, ancora una volta, la necessità, sempre più urgente, di integrare le tutele pubbliche con un secondo pilastro di coperture private di Long Term Care, estese ed efficienti.Attualmente, in Italia, in giustapposizione alle modeste provvidenze pubbliche, il sostegno per la non autosufficienza è offerto da fondi pensioni complementari, da fondi sanitari integrativi, dal mercato assicurativo attraverso polizze individuali e collettive e da altre forme di copertura, disposte in taluni settori dal Ccnl. Per chi non gode di tutele private l’assistenza è prestata dalle famiglie, direttamente o attraverso badanti, mentre il sistema pubblico, oltre a offrire cure domiciliari, integra i redditi familiari con la cosiddetta indennità di accompagnamento.

L’aumento dell’aspettativa di vita comporterà una crescita della domanda di assistenza continuativaper la popolazione anziana non autosufficiente. E’ una delle sfide demografiche del Paese, tema affrontato nel suo intervento da Elena Bonetti, Presidente della Commissione Parlamentare di inchiesta sugli effetti economici e sociali derivanti dalla transizione demografica in atto. Nel corso del seminario sono stati analizzati gli sviluppi normativi introdotti dalla legge 23 marzo 2023, n. 23 e dal decreto legislativo n. 29/2024. Sono stati inoltre approfonditi gli aspetti tecnici e attuariali della creazione di un secondo pilastro per l’assistenza agli anziani non autosufficienti, analizzando l’esperienza francese (lo scorso anno era stata considerata la tedesca) e osservando le soluzioni portate avanti in Italia nei settori assicurativo e creditizio, con particolare attenzione al tema della sostenibilità economica delle coperture.

Dopo l’introduzione di Sergio Corbello, Presidente di Assoprevidenza, e di Tiziana Tafaro, Presidente del Consiglio Nazionale degli Attuari, sono intervenuti, oltre a Riccardo Cesari – Consigliere Ivass – ed Elena Bonetti, Presidente della Commissione Parlamentare di inchiesta sugli effetti economici della transizione demografica in atto: Franca Maino (Secondo Welfare – Università statale di Milano), Carlo Conforti (Commissione fondi sanitari/assistenza/non autosufficienza dell’Ordine degli Attuari), Luigi Di Falco (Ania), Paolo De Angelis (Casdic– Università di Roma La Sapienza), Simona Andorno (Head EB Protection Underwriting Axa), Francesco Briganti (Cbba – Europe), Laura Bernini (Responsabile Settore Welfare Confcommercio), Annamaria Trovò (Cisl Nazionale).

Sergio Corbello ha ribadito l’impegno di Assoprevidenza a “fare cultura” sulla materia e ha sottolineato come l’avvenuta istituzione di una Commissione Parlamentare di inchiesta sugli effetti economici della transizione demografica sia di per sé un importante segnale positivo di una presa di coscienza del problema. ”L’obiettivo dell’Associazione – ha sottolineato Corbello – resta quello di pervenire a medio termine a una copertura di LTC a vita intera per tutti i cittadini”.

“L’evento promosso in collaborazione con Assoprevidenza rappresenta un’importante occasione per rilanciare il tema della LTC, inserendolo nel più ampio percorso verso un welfare integrato e allargato, a cui la professione attuariale lavora da tempo – ha affermato Tiziana Tafaro, Presidente del Consiglio Nazionale degli Attuari – Per costruire una struttura di welfare efficace e sostenibile per la non autosufficienza è necessario un approccio multi-pilastro, fondato su definizioni condivise, modelli di contribuzione chiari e riserve finanziarie adeguate. La professione attuariale è pronta a offrire il proprio contributo tecnico e a partecipare attivamente ai tavoli di lavoro dedicati.”

Costruire un nuovo welfare – ha dichiarato Cristiano Gianni, Chief Health Officer di Axa Italia – presuppone risposte concrete che coinvolgono diversi attori, dalla società al settore pubblico e privato, come testimoniano la partnership e le iniziative al fianco di un centro tecnico specializzato come Assoprevidenza. Le assicurazioni, in linea con la loro mission di protezione e l’expertise nella comprensione e gestioni dei rischi, hanno un ruolo chiave da giocare. Il benessere delle persone è una priorità per Axa Italia, che si traduce nel garantire strumenti concreti che li aiutino a prendersi cura di sé stessi e dei propri cari, e fornire, in ambito Employee Benefits, soluzioni di protezione, assistenza e servizi distintivi per la fase di “lunga vita”, in coerenza con il fine ultimo di Axa: “Agire per il progresso dell’umanità, proteggendo ciò che conta”.

 

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