Anno: XXVI - Numero 116    
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La diligenza del buon Padre di Famiglia

E una donna al vertice di Cassa Forense.

La diligenza del buon Padre di Famiglia

L’art. 1176 del Codice civile: “Nell’adempiere l’obbligazione, il debitore deve usare la diligenza del buon padre di famiglia”.

L’espressione “buon padre di famiglia” è radicata nel diritto italiano come criterio di valutazione della diligenza.

Tuttavia, riflette una cultura di matrice patriarcale che oggi si scontra con la richiesta di una società più inclusiva e rispettosa della parità di genere (Isabella Stanizzi, 18.11.2024 in Diligenza del buon padre di famiglia: una formula da aggiornare?).

La locuzione “diligenza del buon padre di famiglia” rappresenta un modello di riferimento per misurare il livello di cura, attenzione e prudenza che una persona media dovrebbe esercitare nell’adempiere i propri obblighi contrattuali ma l’espressione fa ricorso una metafora maschile, escludendo implicitamente le donne.

Ora, recentemente, ai vertici di Cassa Forense è stata nominata, per la prima volta dopo 70 anni, come Presidente la Collega avv. Marisa Annunziata del Foro di Salerno.

Forse che nell’esercizio delle sue funzioni può dirsi sottratta all’uso della diligenza del buon padre di famiglia?

Ovviamente no.

Penso in particolare alla diligenza che si deve usare negli investimenti quando si maneggia denaro previdenziale, che non è denaro qualsiasi, avendo come missione quella di garantire, alla fine del percorso lavorativo, la liquidazione di una pensione.

Giustamente scrive Isabella Stanizzi che: «Consapevoli del carattere controverso dell’espressione, alcuni Paesi hanno già modificato le proprie norme nella direzione di una maggiore inclusività: nel 2014 la Francia ha sostituito il “buon padre di famiglia” con una “persona che si comporta in modo ragionevole” e il Belgio nel 2021 ha adottato il termine “persona prudente e ragionevole”».

La sfida per il diritto moderno sta forse proprio nel trovare formule che sappiano preservare la chiarezza e l’efficacia che il linguaggio normativo richiede e, al contempo, parlare a tutte e tutti in modo universale.

Mi pare che la soluzione adottata dal Belgio sia quella preferibile.

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