Esonero contributivo post maternità fruibile dalla data di rientro effettivo al lavoro
In arrivo nuovo messaggio Inps con chiarimenti sulla data di decorrenza dell'agevolazione in caso di assenze per ferie, malattia e permessi retribuiti
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L’applicazione dell’esonero contributivo previsto per le lavoratrici, dipendenti del settore privato, che rientrano in servizio dopo il congedo di maternità, scatta dalla data di effettiva ripresa del lavoro, termine contenuto nella finestra temporale che va dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022. Il chiarimento sarà presente in un messaggio dell’Inps di imminente pubblicazione, come ha anticipato Antonio Pone, Direttore Generale Vicario Inps, nel corso dell’ultima puntata di “Diciottominuti – Uno sguardo sull’attualità”, a seguito del confronto avuto con il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro. Il Direttore è entrato nel merito delle future indicazioni che saranno fornite dall’Istituto per sciogliere alcuni dubbi sorti dopo le istruzioni fornite con la circolare n.102/2022, in particolare per ciò che riguarda la data di decorrenza dell’esonero e il differimento in caso di malattia, ferie e permessi retribuiti. Pone ha, infatti, anticipato che in caso di assenze per ferie, malattia e permessi retribuiti, fruite dopo la fine del congedo obbligatorio e il rientro al lavoro, le stesse non incideranno in alcun modo sul diritto all’esonero, che troverà applicazione a partire dalla data di primo rientro effettivo al lavoro. Nel nuovo messaggio Inps, inoltre, si preciserà che non sarà necessario fornire anche un’autocertificazione del datore di lavoro contenente i dati delle lavoratrici per fruire dell’esonero. Pone ha rassicurato che sarà sufficiente “controllare i presupposti, vale a dire la natura privatistica del datore di lavoro e la verifica dell’effettivo rientro in servizio della dipendente”. Al termine dell’intervista è stato fornito anche un chiarimento sulla regolarizzazione dei flussi Uniemens di luglio per i soggetti che non hanno fruito del bonus 200 euro a luglio a seguito del messaggio n. 3805/2022, su cui il Consiglio Nazionale dell’Ordine aveva già messo in evidenza alcune criticità. “Il flusso di regolarizzazione – ha precisato il Direttore Pone – è un problema per i Consulenti del Lavoro, per le aziende, ma anche per le sedi in termini di aumento di lavoro”. Non potendo evitare il flusso, l’Istituto si è impegnato a “gestire casi analoghi in futuro con un meccanismo diverso” che non preveda la regolarizzazione tramite flussi. E la prima occasione utile sarà la gestione dei pagamenti dell’indennità di 150 euro.
Rivedi l’intervista al Direttore Pone
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