Cassa Dottori Commercialisti
Cresce l’impegno per professione e famiglia.
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Cassa Dottori Commercialisti ha ulteriormente intensificato il proprio impegno a favore degli iscritti, intervenendo in maniera sempre più concreta per agevolare la loro vita quotidiana. In un contesto socio-economico complesso, in cui la conciliazione tra carriera professionale e vita familiare è sempre più fragile, è necessario che il ruolo del nostro Ente continui a tracciare un percorso oltre i confini tradizionali della previdenza per abbracciare una visione più ampia di sostegno alla persona.
In questa direzione si inserisce il recente potenziamento delle misure a supporto della genitorialità, con l’introduzione del rimborso delle spese sostenute per la frequenza dei centri estivi diurni. Una novità significativa, che affianca il contributo già consolidato per asili nido e scuole dell’infanzia, e che risponde a una necessità concreta: offrire un aiuto durante il periodo estivo, quando la sospensione delle attività scolastiche coincide con il periodo dell’anno più carico di impegni professionali e con i maggiori picchi di lavoro legati alle scadenze fiscali.
Proprio la chiusura delle scuole, che in Italia si prolunga per molte settimane fino a settembre, rappresenta, infatti, una delle fasi più critiche per numerosi iscritti: da un lato l’intensificazione delle attività lavorative, dall’altro l’esigenza di garantire ai figli momenti di cura, socializzazione e apprendimento. Purtroppo, i servizi educativi extrascolastici risultano ancora poco diffusi, soprattutto in alcune aree del Paese, e comportano costi significativi per le famiglie. I dati Openpolis parlano chiaro: soltanto il 10% dei bambini tra i 3 e i 14 anni frequenta un centro estivo. Un dato che conferma l’urgenza di interventi strutturati e mirati.
Per questo la Cassa ha stanziato 500.000 euro per il rimborso delle spese relative ai centri estivi, che si aggiungono agli 1,2 milioni già previsti per asili nido e scuole dell’infanzia. Un investimento complessivo di 1,7 milioni di euro che riflette una volontà precisa: essere vicini agli iscritti, ascoltarne i bisogni, offrire risposte concrete.
Questa misura non rappresenta soltanto un sostegno economico, ma anche un messaggio chiaro: la professione non deve essere vissuta a scapito della sfera personale e familiare ma va sostenuta, soprattutto in un paese in cui le nascite registrano di anno in anno dati sconfortanti. Offrire un contributo alle spese educative dei figli significa riconoscere il valore del tempo dei genitori, tutelare il diritto dei bambini a spazi di crescita e apprendimento e contribuire a contrastare il fenomeno del summer learning loss.
La Cassa Dottori Commercialisti continuerà a muoversi anche in questa direzione, interpretando le esigenze degli iscritti e accompagnandoli con strumenti sempre più mirati e attuali. Sostenere i professionisti significa anche sostenere le loro famiglie e promuovere un’idea di previdenza che sia leva di coesione sociale e sviluppo umano, prima ancora che professionale.
di Ferdinando Boccia (Presidente Cassa Dottori Commercialisti)
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