Cassa commercialisti. 70.597 dottori commercialisti (+1,3% da 2019)
Nel 'Reputational Report' analisi del comparto
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Ascesa della popolazione degli associati alla Cassa dottori commercialisti (Cdc), nel 2020: i professionisti sono, infatti, giunti a quota 70.597 in totale (in crescita dell’1,3% rispetto al 2019), con “un rapporto iscritti/pensionati pari a 8,2, di gran lunga superiore rispetto all’1,4 registrato dall’Inps e al valore medio per le Casse privatizzate pari a 3,4”. Lo evidenzia il ‘Reputational Report’ realizzato dall’Ente previdenziale presieduto da Stefano Distilli, che lo definisce “uno strumento fondamentale per inquadrare l’evoluzione e lo stato di salute del comparto.
Dai numerosi dati, analisi e grafici contenuti nel documento emergono, in particolare, alcuni spunti che saranno utili per rilanciare il ruolo del nostro Ente a sostegno dei nostri iscritti, soprattutto in chiave di welfare”, spiega. Le nuove iscrizioni nell’anno passato sono state 2.090, si legge, con un ‘trend’ di crescita costante, che dal 2004 al 2020 ha fatto registrare un +70% (pari a oltre 29.000 nuovi iscritti complessivi), a fronte di una diminuzione del numero delle cancellazioni (-11% tra il 2015 e il 2020). Rilevato, poi, l’incremento dell’incidenza femminile: nell’ultimo quadriennio le neo-iscritte alla Cassa dottori commercialisti rappresentano oltre il 42% dei nuovi ingressi. A livello territoriale, recita il dossier, della Cdc, “la regione con il maggior numero di iscritti è la Lombardia (12.876 dottori commercialisti), seguita da Lazio (7.854), Campania (7.303), Veneto (6.050) ed Emilia Romagna (5.849)”.
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