Adepp 2.0, la previdenza dei professionisti guarda al secondo pilastro
Agli Stati Generali dell’Adepp, Governo e Casse tracciano la rotta per una nuova stagione della previdenza privata: più investimenti, più autonomia e un secondo pilastro al centro del sistema.
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Una “Adepp 2.0” per costruire il secondo pilastro della previdenza e rafforzare il ruolo delle Casse professionali come motore di sviluppo e welfare. È questo il messaggio emerso dagli Stati Generali dell’Adepp, l’associazione che riunisce le 20 Casse di previdenza private dei professionisti italiani, riunite a Roma per un confronto con Governo e Parlamento sul futuro del sistema.
Il presidente Alberto Oliveti ha delineato la visione di una nuova fase associativa, capace di coniugare sostenibilità e autonomia, valorizzando la previdenza integrativa come elemento essenziale del welfare del futuro. «Vogliamo un’Adepp 2.0 – ha dichiarato – con elementi di previdenza di secondo pilastro, coerente con il richiamo del sottosegretario Durigon e con l’evoluzione del nostro statuto».
Proprio Claudio Durigon, sottosegretario al Lavoro, ha definito le Casse «un’eccellenza italiana» ma ha sottolineato la necessità di accelerare sul secondo pilastro: «Serve un salto di qualità, per rendere la previdenza complementare davvero centrale nelle strategie di tutela dei professionisti».
La ministra del Lavoro Marina Calderone ha ribadito la fiducia del Governo nel sistema delle Casse, ricordando che, secondo i dati Covip, il patrimonio complessivo ha raggiunto 124,7 miliardi di euro al 31 dicembre, in crescita di oltre 10 miliardi rispetto all’anno precedente. «Mi fido di voi – ha affermato – e sono certa che troveremo la giusta contemperazione tra trasparenza ed efficienza nel nuovo regolamento sugli investimenti», un provvedimento atteso dal 2011 e ora in fase di elaborazione con il MEF.
Dal palco, anche il ministro Foti ha richiamato l’importanza delle libere professioni nel tessuto economico del Paese: «Non possiamo permetterci passi indietro: la libera professione è assunzione di rischio e responsabilità, un pilastro di libertà e innovazione».
Gli Stati Generali dell’Adepp segnano dunque un punto di svolta: l’avvio di un percorso di riforma che punta a rafforzare la previdenza dei professionisti come leva economica e sociale, capace di coniugare autonomia, fiducia e crescita nel quadro di un welfare rinnovato.
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