Separazione delle carriere, Aiga aderisce al coordinamento referendario promosso dall’Ocf
Il presidente Terzo: “Giovane avvocatura in prima linea per una scelta consapevole dei cittadini”.
L’Associazione Italiana Giovani Avvocati (AIGA) ha aderito al coordinamento referendario promosso dall’Organismo Congressuale Forense sulla Separazione delle carriere tra magistrati giudicanti e requirenti. L’annuncio è stato formalizzato a Roma, nel corso della conferenza stampa convocata dall’OCF, alla quale ha partecipato il presidente di AIGA Luigi Bartolomeo Terzo, sancendo il ruolo attivo della giovane avvocatura nel percorso verso la consultazione referendaria.
“Accogliamo con grande favore l’iniziativa dell’Organismo Congressuale Forense, che rappresenta un passo fondamentale per costruire un percorso condiviso e partecipato in vista della consultazione referendaria. La giovane avvocatura sarà in prima linea, portando il proprio contributo per illustrare ai cittadini le ragioni di una riforma che consideriamo cruciale per la piena attuazione del giusto processo. L’unione dell’avvocatura in questa fase è un segnale forte e necessario”, ha affermato il presidente dei Giovani avvocati italiani a margine dell’incontro.
La posizione di AIGA “si fonda sulla convinzione che la distinzione ordinamentale tra giudici e pubblici ministeri rappresenti l’effettiva attuazione dell’articolo 111 della Costituzione. In questa prospettiva, il manifesto dell’Associazione “Separare per Unire” illustra in modo chiaro come la separazione delle carriere possa rafforzare il contraddittorio, l’equidistanza delle parti e la terzietà del giudice, elementi essenziali di un processo giusto ed equilibrato”.
Il coordinamento con l’OCF e con le altre realtà rappresentative dell’avvocatura costituirà, per il presidente Terzo, “l’occasione per promuovere un confronto aperto, rigoroso e prevalentemente tecnico, che eviti letture ideologiche e contrapposizioni tra istituzioni. Obiettivo condiviso è mettere i cittadini nelle condizioni di compiere una scelta informata e consapevole, innalzando la qualità della giurisdizione e rafforzando la fiducia nel sistema giustizia”.
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