De Raho: dare liquidità alle imprese, ma attenzione alle mafie
Il Procuratore Nazionale antimafia e antiterrorismo sul rischio infiltrazione se lo Stato non agisce subito
In evidenza
“Per riprendersi l’economia ha bisogno che accesso al credito, cassa integrazione, tutto ciò che serve, arrivino al più presto, perché dove non arriva lo Stato arrivano le mafie”, così il Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Federico Cafiero De Raho, intervenuto nel corso della puntata del 14 maggio di “Diciottominuti – uno sguardo sull’attualità” commentando i dati di un sondaggio dei Consulenti del Lavoro che testimonia i ritardi delle banche nell’erogazione dell’anticipo della Cig e anche dei prestiti sotto i 25 mila euro alle imprese. Secondo il Procuratore “le mafie hanno ricchezze enormi e l’unico problema è quello di collocarle”; spesso si “mimetizzano in imprese in difficoltà, che non riescono ad accedere al sistema creditizio e sono costrette ad accedere a quello parallelo illegale”. Per questo motivo “lo Stato non può venir meno nel garantire liquidità alle imprese e un sostegno di solidarietà alle persone che soffrono”. Necessaria secondo De Raho anche una fase di controllo. Un tracciamento non previsto dal Decreto Liquidità ma essenziale “per evitare che gli aiuti possano essere fruiti da aziende o soggetti legati alla criminalità organizzata”. Nel corso del suo intervento, inoltre, il Procuratore ha manifestato stima verso tutti i Consulenti del Lavoro, che portano avanti con grande impegno il loro lavoro, sottolineando il loro “importante ruolo per lo Stato”.
Altre Notizie della sezione
L’Intifada globale. Ovunque c’è un ebreo, lì c’è un fronte
16 Dicembre 2025L’attentato di Sydney (in capo a dieci anni di attacchi antisemiti) di nuovo non è contro una rappresentanza diplomatica o militare, ma contro i civili.
Medicina, la farsa del semestre filtro
15 Dicembre 2025Regole cambiate a giochi chiusi, prove sbagliate e toppa politica finale: così lo Stato tradisce migliaia di studenti.
Stragi di mafia del 1992, il “campo largo” del complottismo
12 Dicembre 2025Schemi mentali e pregiudizi politici cancellano documenti e testimonianze: resta solo una ricerca di cospirazioni (pista nera) che volta ancora le spalle a Falcone e Borsellino.
