Le misure a sostegno della liquidità delle imprese
Nella circolare n.10/2020 della Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro i prestiti garantiti dallo Stato e le garanzie di cui al D.L n. 23/2020
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La chiusura forzata (totale o parziale) delle attività produttive ha generato una repentina ed eccezionale crisi di liquidità nei confronti di aziende e professionisti, con effetti discendenti su milioni di lavoratori e sulle loro famiglie. In questa situazione emergenziale si è resa, dunque, necessaria l’adozione di strumenti finanziari atti a salvaguardare l’economia nazionale. Al tal fine, mediante il decreto legge n. 23/2020, il legislatore si è fatto garante nei confronti di banche, istituzioni finanziarie nazionali e internazionali e altri soggetti abilitati all’esercizio del credito in Italia, di finanziamenti da erogare alle imprese italiane sotto qualsiasi forma. Fin dalla prima applicazione delle misure contenute nel provvedimento sono emerse svariate criticità interpretative, alcune delle quali già sviscerate con approfondimenti specifici dalla Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro e che – si auspica – vengano corrette in fase di conversione in legge. Tuttavia, con la circolare n. 10/2020, “Le misure a favore del sostegno della liquidità delle imprese: il decreto legge n. 23/2020”, si è ritenuto utile analizzare gli aspetti della normativa che interessano aziende e professionisti che accedono al prestito garantito dallo Stato, le somme richiedibili e la finalizzazione delle stesse al pagamento di debiti correnti nonché al sostegno del programma di sviluppo della propria attività.
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