Anno: XXVI - Numero 226    
Lunedì 24 Novembre 2025 ore 15:35
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PRONTO SOCCORSO A RISCHIO DURANTE LE FESTIVITÀ

Snami chiede aumento quota oraria dei medici per evitare il collasso dei servizi sanitari festivi.

PRONTO SOCCORSO A RISCHIO DURANTE LE FESTIVITÀ

Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, il sistema sanitario italiano rischia di cedere sotto la pressione della consueta “tempesta perfetta”. A lanciare l’allarme è lo SNAMI, Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani, che denuncia un problema noto da anni e mai risolto: ospedali e Pronto Soccorso operano con organici ridotti, mentre gli studi dei Medici di Medicina Generale chiudono nei giorni festivi. A peggiorare la situazione, l’ondata influenzale che ogni inverno aumenta la domanda di assistenza territoriale e ospedaliera.

“Non c’è nulla di imprevisto in ciò che sta per accadere – afferma Angelo Testa, Presidente nazionale Snami –. Ogni anno assistiamo allo stesso copione. Servirebbero programmazione seria e interventi tempestivi. Invece, ancora una volta, ci ritroviamo a pochi giorni dalle festività con soluzioni tampone, inefficaci e tardive. Una gestione emergenziale che non possiamo più accettare”.

La criticità principale è la carenza di medici sul territorio nei giorni festivi, quando la domanda aumenta. Per Testa e per il Vicepresidente Snami Fabrizio Valeri, la soluzione è semplice e immediata: aumentare la quota oraria dei Medici di Medicina Generale per tutto il periodo festivo. “Non parliamo di riforme complesse o interventi irrealizzabili – spiega Valeri –. È una misura concreta, già utilizzata in passato, che garantisce la presenza dei medici nei momenti di maggiore bisogno e permette di evitare il collasso dei Pronto Soccorso”.

Lo Snami rivolge un appello urgente a Ministero della Salute, Regioni e Aziende sanitarie: intervenire subito. Ogni giorno di ritardo significa esporre il sistema sanitario a sovraccarichi inevitabili e lasciare i cittadini senza protezione nei giorni più critici dell’anno.

“La mancata pianificazione non è più accettabile – conclude Testa –. Non intervenire significa lasciare il Paese senza difese davanti a un’ondata influenzale gestibile se solo ci fosse una strategia seria. Basta improvvisazioni: serve un atto di responsabilità immediato”.

Lo Snami ribadisce che una decisione rapida e concreta può fare la differenza, garantendo continuità assistenziale, protezione per i cittadini e sollievo per medici e ospedali già allo stremo. Per il sindacato, il tempo per agire è ora: le festività non aspettano e il sistema sanitario non può permettersi un altro collasso.

 

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