Caos Rsa
Rsa per sindacati nazionali incertezza e rischio contenziosi.
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 156/2025, ha ampliato la possibilità di costituire rappresentanze sindacali aziendali (RSA) prevedendo che esse possano nascere anche nell’ambito di associazioni sindacali «comparativamente più rappresentative» sul piano nazionale, modificando così la portata dell’art. 19 dello Statuto dei lavoratori.
La pronuncia intende valorizzare pluralismo e ragionevolezza, ma apre questioni operative rilevanti: la norma ora lascia ai datori di lavoro il compito — di fatto non normato — di riconoscere e valutare la rappresentatività comparata delle sigle, con il rischio di discrezionalità e contenziosi sul territorio aziendale. Già commentatori giuridici segnalano che la decisione può produrre un significativo riposizionamento degli equilibri delle relazioni industriali.
Per Giovanni Costantino (Aris), la sentenza parte da considerazioni condivisibili ma consegna ai datori di lavoro un onere pratico impossibile da assolvere: valutare la «rappresentatività» richiede dati, conoscenze e criteri che oggi mancano e rischia di radicalizzare le posizioni decentrate e aumentare l’instabilità delle relazioni sindacali. Secondo Aris è quindi «ancora più urgente» un intervento legislativo che disciplini in modo chiaro chi può costituire Rsa e come si colleghi la rappresentatività nazionale con quella aziendale.
Lo scenario pratico che ne deriva è duplice: da un lato la possibile nascita di nuove RSA promosse da sindacati nazionali non firmatari dei contratti aziendali; dall’altro la crescita delle dispute legali fra datori di lavoro e sigle su riconoscimenti, accessi e diritti sindacali in azienda. Gli addetti ai lavori sottolineano la necessità di criteri oggettivi e trasparenti (metriche di adesione, soglie, registri o verifiche istituzionali) per ridurre l’arbitrio e le tensioni.
Conclusione: la sentenza n. 156/2025 segna una svolta di principio sulla tutela del pluralismo sindacale, ma senza una legge che definisca strumenti, criteri e procedure per misurare la rappresentatività il rischio di «caos» operativo e di aumento del contenzioso resta elevato. Il Parlamento è chiamato a intervenire con urgenza per dare stabilità e chiarezza al sistema delle relazioni sindacali in azienda.
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