Trump alla Knesset: Gaza rivive tra investimenti e pace
Acclamato dai parlamentari israeliani, Trump ringrazia Netanyahu e propone dialogo con l’Iran, puntando a una nuova era mediorientale.
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Trump entra alla Knesset accolto da applausi e cappellini rossi con la scritta “il presidente della pace”. Il suo discorso punta a delineare una visione ambiziosa per Gaza, trasformandola in una sorta di riviera moderna, ricca di investimenti e nuove costruzioni.
Loda Netanyahu per il ruolo nella liberazione degli ostaggi, pur riconoscendo i caratteri difficili del primo ministro israeliano, e non nasconde la propria frustrazione per la risposta cauta di Hamas alla proposta di pace.
Ma il discorso non si limita a Israele e Palestina. Trump tende la mano all’Iran, sottolineando che decenni di terrorismo, estremismo e conflitti non hanno prodotto risultati positivi, e invita le nazioni responsabili della regione a considerarsi partner, e perfino amici, in un futuro possibile di cooperazione.
La strategia appare chiara: ridefinire le alleanze, trasformare vecchie inimicizie in opportunità economiche e politiche, e imprimere una nuova narrativa al Medio Oriente. La visione è ambiziosa, quasi utopica, e resta da vedere se potrà tradursi in risultati concreti, in una regione da sempre segnata da tensioni, diffidenze e conflitti.
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