Il primo pilastro e la sua indipendenza dai mercati
Il sistema pensionistico pubblico, fondato sulla ripartizione e sulla solidarietà intergenerazionale, assicura un reddito minimo vitale senza essere influenzato dalle oscillazioni finanziarie.
In evidenza
L’affermazione secondo cui le pensioni del primo pilastro non possono dipendere dai mercati finanziari è corretta per il modello a ripartizione che caratterizza la previdenza pubblica in molti paesi, compresa l’Italia. Il primo pilastro, basato sul sistema di solidarietà intergenerazionale in cui i contributi dei lavoratori attuali finanziano le pensioni di chi è già pensionato, non è legato alla capitalizzazione dei singoli fondi sul mercato. Le pensioni di primo pilastro sono concepite per coprire i bisogni vitali e garantire un minimo vitale, e quindi non dovrebbero essere soggette alla volatilità dei mercati finanziari.
Perché le pensioni del primo pilastro non dipendono dai mercati finanziari:
- Sistema a ripartizione:
La pensione pubblica di primo pilastro funziona secondo il principio della ripartizione, cioè le pensioni attuali sono finanziate dai contributi versati dai lavoratori in attività.
- Obiettivo di copertura dei bisogni essenziali:
L’obiettivo principale del primo pilastro è garantire una rendita che copra i bisogni vitali di base, e non la generazione di un rendimento basato sugli investimenti finanziari.
- Solidarietà intergenerazionale:
Questo modello si basa sulla solidarietà tra generazioni; i contributi versati dai lavoratori correnti servono a pagare le pensioni di coloro che sono già in pensione.
Cosa dipende dai mercati finanziari:
- Il secondo e il terzo pilastro: La dipendenza dai mercati finanziari è caratteristica della previdenza complementare (secondo e terzo pilastro), dove i contributi vengono versati su conti personali e investiti per generare un rendimento, come avviene nei fondi pensione.
In sintesi, la sicurezza del primo pilastro si basa su un modello di finanziamento collettivo e non sulla performance dei mercati finanziari, che sono invece rilevanti per la previdenza complementare.
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