Anno: XXVI - Numero 183    
Mercoledì 24 Settembre 2025 ore 13:30
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Il silenzio che uccide Urla contro Israele.

Urla contro Israele. Silenzio su Mosca e Kiev. La sinistra italiana mostra il volto dell’ipocrisia.

Il silenzio che uccide Urla contro Israele.

Droni su Copenaghen e Oslo. Aeroporti paralizzati. Infrastrutture civili sotto assedio. La premier danese parla chiaro: Mosca non può essere esclusa.

In Italia, il silenzio è tombale.

Elly Schlein e il Pd balbettano frasi neutre. Giuseppe Conte e i 5 Stelle parlano di “preoccupazione”, ma mai di aggressione. I centri sociali e i pacifisti “solo a metà” riempiono piazze contro Israele, ma non una parola sui cieli danesi, sulle città ucraine sotto assedio.

Due pesi. Due misure.

Israele reagisce al terrorismo di Hamas: l’indignazione esplode. Raid? Strage. Intervento? Crimine. Piazza e social in fiamme.

La Russia invade, destabilizza, paralizza aeroporti: silenzio.

Selezionare le vittime è ipocrisia. Scegliere le cause è complicità.

Diritti umani a corrente alternata. Sovranità da rispettare solo se comoda. L’ideologia prima della realtà. L’ipocrisia sopra la verità.

Il silenzio non è innocuo. È alleato di chi aggredisce. Di chi semina paura. Di chi viola i confini europei senza arrossire.

La sinistra italiana deve scegliere.

Con la verità. Con la coerenza. Con la sicurezza.

O restare prigioniera del moralismo selettivo.

Fino a quel momento, ogni parola sarà vuota. Ogni corteo sarà inutile. E la credibilità, già perduta, resterà sepolta sotto tonnellate di ipocrisia.

 

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