Sondaggi politici oggi: le ultime intenzioni di voto e clima d'opinione in Italia
I sondaggi politici Ipsos rivelano le opinioni e punti di vista degli italiani in merito al gradimento del Governo, dei leader politici e dei partiti.
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Intenzioni di voto
Condividiamo le ultime stime di voto pubblicate sulle pagine del Corriere della Sera.
Gli orientamenti di voto mostrano variazioni minime rispetto al mese precedente. Le forze di governo vedono Fratelli d’Italia confermare il suo buon risultato, attestandosi al 28% rispetto al 28,2% di giugno. Forza Italia è stimata all’8,1% (-0,3% rispetto al mese scorso), un calo che interessa nella stessa misura la Lega, ora all’8,5%.Noi Moderati rimane stabile all’1,1% (contro l’1% di giugno).
Tra le forze di opposizione, il Partito Democratico mantiene sostanzialmente la sua posizione al 21,1% (contro il 21,4% del mese precedente), suggerendo che, almeno per ora, i suoi elettori non risentono delle indagini in corso. Il Movimento 5 Stelle, invece, registra una crescita, accreditandosi del 14,3%, con un aumento di un punto percentuale. Questa ascesa sembra premiare i continui distinguo del gruppo dirigente del Movimento rispetto al PD, in particolare per l’atteggiamento critico sulle inchieste e il perseguimento di una politica fermamente pacifista.
Tra le altre forze politiche, AVS rimane stabile al 5,8%, così come Italia Viva al 2,2%. Si registrano segnali positivi per +Europa (2,2%, +0,5% su giugno), mentre Azione subisce una leggera flessione (2,6%, -0,4% rispetto a giugno). È significativo notare la tendenza alla crescita dell’astensione, oggi al 42,5% (+1,5% rispetto a giugno). Sebbene questo dato sia preoccupante, va ricordato che alle ultime elezioni politiche del 2022, l’astensione (comprese schede bianche e nulle) si attestò al 39%.
Le valutazioni dell’esecutivo mostrano alcune variazioni. Il governo perde circa 3 punti percentuali nei giudizi positivi (dal 39% di giugno al 36% attuale), mentre quelli negativi rimangono stabili al 51%. Questa perdita corrisponde esattamente all’incremento registrato il mese scorso, attribuito sia al risultato referendario favorevole all’esecutivo, sia al complicarsi dello scenario internazionale, in particolare a seguito del conflitto con l’Iran. L’indice di gradimento, che rappresenta la percentuale di valutazioni positive tra coloro che si esprimono (escludendo i “non sa”), subisce una flessione di 2 punti, attestandosi a 41.
Una diminuzione analoga si riscontra nell’indice di gradimento della Presidente Meloni, che passa da 45 del mese precedente a 43 oggi, nonostante alcuni fattori abbiano giocato a suo favore, come la conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina ospitata dall’Italia. Sullo sfondo, tuttavia, permane una forte preoccupazione per i dazi imposti dall’amministrazione Trump, rispetto ai quali la “very special relationship” tra Meloni e il presidente statunitense non sembra aver finora prodotto risultati significativi.
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