Cassa Forense premiata ai FundsPeople Awards 2025
Riconosciuta come miglior team di investimento tra le casse di previdenza italiane, grazie a professionalità, visione strategica e attenzione ai valori umani oltre che finanziari.
In evidenza

I premi sono il risultato di un sondaggio che FundsPeople ha condotto nel mese di aprile 2025, in cui tutti gli asset manager internazionali che operano in Italia sono stati chiamati a votare i migliori candidati in ciascuna delle 15 categorie stabilite. Da questa votazione sono stati selezionati i finalisti e il vincitore di ogni categoria, ovvero chi ha ricevuto il maggior numero di voti nel suddetto processo, essendo il vincitore il o la professionista con il maggior numero di voti.
Categorie
Per la prima edizione dei FundsPeople Italy Awards 2025 sono state stabilite le seguenti categorie:
Categorie Asset Management 2025
– Miglior Fund Selector
– Miglior Team Fund Selection
– Miglior CIO di Asset Manager o Gruppo Bancario Italiano
– Miglior Team Cassa di Previdenza
– Miglior Team Fondo Pensione
– Miglior Team Investimenti ESG di Asset Manager Italiano o Investitore Istituzionale
– Miglior Team Investimenti Alternativi di Asset Manager Italiano o Investitore Istituzionale
– Miglior Team Family Office- Miglior CEO di Boutique Italiana- Miglior CEO di Asset Manager di Medie dimensioni o Gruppo Bancario Italiano- Miglior CEO di Asset Manager di Grandi dimensioni o Gruppo Bancario Italiano
Categorie Wealth Management & Private Banking 2025
– Miglior Director Rete Private Banking di Gruppo Bancario Italiano di Grandi dimensioni
– Miglior Director Rete Private Banking di Gruppo Bancario Italiano di Medie dimensioni
– Miglior Director Rete Private Banking Italiana Specializzata o di Gruppo Assicurativo
– Miglior Director Rete Private Banking di Gruppo Internazionale
Cassa Forense ha vinto il premio per il 2025.
Come si struttura il team?
Il team di investimento di Cassa Forense, l’ente di previdenza degli avvocati vanta una storia solida (e quasi ventennale). Nove professionisti coordinati da Alessandro Simonini, head of Liquid Asset, sotto la guida di Enrico Cibati, responsabile investimenti dell’ente. Nel dettaglio della suddivisione tra aree di investimento, la parte liquida vede accanto alla figura di Simonini, l’apporto di Leonardo Pandolfi, analyst (che ha anche un ruolo di coordinamento del modello, oltre che di responsabilità e coordinamento della parte ESG per tutte e tre le unità operative), e di Mario Vigna, analyst. Nel mondo illiquido, e più nel dettaglio gli investimenti in private equity e private debt, operano Stefano Pastore, coadiuvato da Marcello Aceti, analyst. La parte di investimento focalizzata su infrastrutture e real estate è in capo a Mauro Natali che segue il settore insieme a Pierpaolo Ceci. La squadra vede poi l’apporto di Michela Gallicchio che, in qualità di consulente legale, segue l’attività contrattualistica e di regolamento per tutta la parte dei private market.
Quali caratteristiche cercate nei nuovi professionisti del settore?
Oggi, nella ricerca di nuove professionalità per un fondo pensione di primo pilastro, non è più sufficiente puntare unicamente sulle competenze tecniche. I professionisti del dipartimento investimenti devono sì possedere una solida conoscenza dei mercati finanziari, della gestione del rischio e degli strumenti tradizionali e alternativi, inclusi private equity, private debt, infrastrutture e real estate, ma a queste capacità occorre affiancare una preparazione specifica in materia normativa e regolamentare. Il rispetto delle direttive nazionali ed europee, così come la capacità di tradurre vincoli e prescrizioni in politiche di investimento sostenibili e coerenti, è ormai parte integrante del loro lavoro quotidiano. Accanto alla competenza tecnica, assume sempre più rilievo la dimensione relazionale. Chi ricopre ruoli apicali all’interno della direzione investimenti deve saper dialogare con il Consiglio di Amministrazione e con gli organi di governance del fondo, mantenere un rapporto trasparente con gli organi di vigilanza e le istituzioni governative, e al tempo stesso essere in grado di comunicare con chiarezza agli assistiti, che chiedono spiegazioni sempre più puntuali sulle scelte di investimento. È altrettanto importante la capacità di negoziare e di interagire con i gestori esterni e con gli advisor, in un contesto che richiede competenze diplomatiche e manageriali.
Com’è cambiato il settore negli ultimi anni e quale evoluzione vi aspettate nella figura dei professionisti che operano nell’ambito dell’investimento istituzionale in Italia?
Negli ultimi anni il settore degli investimenti istituzionali ha vissuto un’evoluzione profonda. Se un tempo le Casse e i fondi pensione di primo pilastro potevano operare quasi esclusivamente in titoli di Stato e immobili, oggi i portafogli si sono aperti a un’ampia gamma di asset class, dagli strumenti tradizionali agli investimenti alternativi e illiquidi. Questo ha trasformato anche il profilo dei professionisti coinvolti, che non sono più solo tecnici specializzati ma figure trasversali, capaci di coniugare competenze finanziarie, normative e relazionali. In prospettiva, ci aspettiamo un’ulteriore crescita di questa dimensione multidisciplinare, con un’attenzione crescente agli aspetti regolamentari, alla sostenibilità e alla capacità di dialogo con tutti gli stakeholder del sistema.” (Fonte: Fundspeople).
“Essere in grado di comunicare con chiarezza agli assistiti, che chiedono spiegazioni sempre più puntuali sulle scelte di investimento”
Sul sito istituzionale dovrebbero essere pubblicate le linee guida delle scelte strategiche e tattiche negli investimenti e la motivazione di ogni singolo investimento da operarsi nella stretta applicazione delle norme sulla trasparenza.
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