Anno: XXVI - Numero 178    
Mercoledì 17 Settembre 2025 ore 14:00
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Sondaggi politici regionali: centrodestra in crescita, opposizioni in calo

Fratelli d’Italia in crescita al 30,4%, centrodestra al 48,2%. Calo per Pd e M5S, opposizioni in affanno verso le prossime elezioni.

Sondaggi politici regionali: centrodestra in crescita, opposizioni in calo

Gli ultimi sondaggi politici regionali mostrano un quadro favorevole al centrodestra, che consolida la propria posizione rispetto alle opposizioni. Fratelli d’Italia continua a crescere e guida la coalizione, mentre Partito Democratico e Movimento 5 Stelle faticano a mantenere il consenso.

I dati più recenti, raccolti da Swg per il TgLa7, fotografano un equilibrio politico che potrebbe influenzare direttamente le prossime elezioni regionali.

Fratelli d’Italia si conferma primo partito con il 30,4%, in crescita di quattro decimi rispetto alla settimana precedente. La Lega registra un lieve aumento e si attesta all’8,7%, mentre Forza Italia scende all’8,1%. A completare la coalizione c’è Noi Moderati, stabile all’1%. Nel complesso, il centrodestra si posiziona al 48,2% dei consensi, un risultato che rafforza la prospettiva di continuità di governo.

Diversa la situazione per i partiti di opposizione. Il Partito Democratico scende al 21,9%, con un calo che lo allontana ulteriormente dal distacco con la maggioranza. Anche il Movimento 5 Stelle perde terreno e si ferma al 13,3%, mentre Alleanza Verdi e Sinistra arretra al 6,6%.

Nel complesso, il centrosinistra e i suoi alleati raccolgono il 41,8%, un risultato che non sembra sufficiente a contrastare la forza del blocco guidato da Giorgia Meloni.

Tra i partiti del centro, Azione segna un lieve rialzo arrivando al 3,4%, mentre Italia Viva resta stabile al 2,4% e +Europa guadagna poco, fermandosi al 2,1%. Anche considerando un’alleanza con il centrosinistra, l’impatto dei centristi non riesce a colmare il divario con il centrodestra. In vista delle elezioni regionali, questo squilibrio appare determinante, soprattutto in regioni chiave come il Veneto, dove resta da definire la data ufficiale del voto e le tensioni tra i partiti si fanno più evidenti.

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