Sindacato medici, 'no a passi indietro nel nuovo contratto'
Cimo-Fesmed, 'peggioramento condizioni spinta ad abbandono Ssn'

In vista della pubblicazione dell’atto di indirizzo propedeutico all’avvio delle trattative per il rinnovo del contratto dei medici e dei dirigenti sanitari dipendenti del Servizio sanitario nazionale, previsto per le prossime settimane, il sindacato dei medici Cimo-Fesmed, rappresentato dal presidente Guido Quici, si augura che “il testo non preveda passi indietro sulle condizioni di lavoro rispetto a quanto ottenuto nell’ultimo contratto”.
“Negli incontri con Aran e Regioni a cui abbiamo partecipato nei mesi scorsi – ricorda – abbiamo reso chiara la nostra posizione: il rinnovo del Ccnl 2022-2024 dovrebbe essere esclusivamente economico, per dare ulteriore tempo alle aziende di uniformarsi alle direttive previste dal contratto firmato lo scorso anno e concentrare gli sforzi negoziali sul Ccnl 2025-2027.
Abbiamo inizialmente ricevuto notevoli aperture alla nostra proposta, su cui poi tuttavia è calato il silenzio più assoluto.
Non vorremmo dunque trovare, nell’atto di indirizzo, qualche sorpresa indesiderata”. “In tal caso – prosegue il presidente – saremo categorici nel difendere i miglioramenti normativi ottenuti all’ultima trattativa: non accetteremo alcun tentativo di peggiorare l’attuale contratto. Qualsiasi proposta che comporti un passo indietro sarebbe accolta come una provocazione dalla Federazione Cimo-Fesmed, e rappresenterebbe il definitivo ‘liberi tutti’ per spingere i medici ad abbandonare la sanità pubblica”.
Ansa
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