Anno: XXVI - Numero 162    
Lunedì 25 Agosto 2025 ore 13:50
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La destra gioca con la vita dei cittadini

Quando la politica mette il consenso davanti alla vita, a perdere sono i cittadini più fragili.

La destra gioca con la vita dei cittadini

Schillaci è sotto attacco. Ma non è lui il vero bersaglio: a essere sotto assedio è la ragione, la scienza, la salute dei più fragili. Fratelli d’Italia e Lega stanno facendo a gara a chi riesce a conquistare i voti dei no-vax, senza alcun rispetto per la vita delle persone. Ogni parola, ogni post, ogni intervista dei loro leader è una dichiarazione di cinismo puro: i cittadini non contano, contano i numeri nelle urne.

Il ministro della Salute ha avuto il coraggio di dire “basta” a chi rifiuta la scienza. E per questo, viene punito. Ma non si tratta di un semplice attacco politico: è un messaggio inquietante a tutti coloro che vogliono difendere la salute pubblica. La destra italiana ha scelto da che parte stare: non dalla parte della vita, ma dalla parte del consenso facile, della propaganda anti-scientifica, della manipolazione del pericolo sanitario come strumento elettorale.

I toni usati dai leader del governo sono ridicoli e pericolosi allo stesso tempo: un mix di improvvisazioni teologiche, metafore mitologiche e teorie strampalate. Ridicolo, sì. Ma tragicamente reale. Perché mentre loro fanno spettacolo, la posta in gioco è concreta: la vita delle persone più vulnerabili. Anziani, malati cronici, fragili: sono loro a pagare il prezzo del cinismo politico, loro che dovrebbero essere protetti e invece diventano pedine in un gioco di potere.

Se Prometeo fu punito dagli dèi per aver portato il fuoco all’umanità, Schillaci rischia un castigo politico ancora più feroce, inflitto non da una divinità, ma da chi ha il potere di decidere le sorti del Paese e lo usa solo per raccogliere voti. Questa vicenda non è solo uno scandalo: è una fotografia nitida e dolorosa della politica italiana contemporanea. Un Paese dove la scienza e la vita contano meno di un numero scritto su un foglio elettorale.

E noi non possiamo voltare lo sguardo. Quando la politica mette il consenso davanti alla vita, tutti perdiamo.

 

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