La proposta di riforma della legge professionale deve essere approvata dal congresso
Parliamo con i delegati che hanno richiesto ad Ocf l’integrazione dell’Odg con la lezione n. 15 della scuola di politica forense di Mga.
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La scrittura della proposta di legge di riforma professionale è venuta alla luce all’esito di un percorso di dubbia democraticità, e soprattutto di dubbia aderenza ai temi proposti e approvati con le mozioni congressuali di Lecce e Roma. L’avvocatura e la stessa assemblea Ocf non sono state messe a parte del testo finale, partorito dall’Ufficio Studi del Cnf, e contenente persino una previsione di terzo mandato per le cariche istituzionali di cui il Congresso, massima assise politica della categoria, non ha mai discusso.
Per questa ragione, sei coraggiosi delegati Ocf hanno proposto all’Assemblea di approvare una mozione con cui si richiedesse, come è possibile per le prerogative statutarie dell’organismo, l’integrazione dell’ordine del giorno del prossimo Congresso nazionale di Torino, incentrato, allo stato, sul tema anodino dell’intelligenza artificiale.
L’Assemblea, per ragioni che analizzeremo, non ha approvato la mozione.
Ne parliamo, domani martedì 10 giugno alle ore 19, in diretta sulla pagina Facebook di MGA al link [https://www.facebook.com/search/top?q=mga%20-%20sindacato%20nazionale%20forense](https://www.facebook.com/search/top?q=mga%20-%20sindacato%20nazionale%20forense), con cinque dei sei firmatari della richiesta: Oreste Campopiano, Giandomenico Catalano, Aldo Luchi, Ottavio Pannone, Ernesto Sarno.
Chiunque voglia intervenire direttamente potrà entrare nella discussione utilizzando il link Zoom [https://us02web.zoom.us/j/81001012424…](https://us02web.zoom.us/j/81001012424…)
Seguiteci, per l’avvocatura e per la democrazia.
Valentina Restaino
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