Gli Stati generali professione dei commercialisti solo sulla carta
Anc: l’evento del 10/6 a Roma è diventato l'ennesimo evento a porte chiuse.
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Gli Stati generali dei commercialisti (organizzati dal Consiglio nazionale della categoria, che si terranno il 10 giugno, alla Nuvola, a Roma, ndr) si confermano una vetrina costruita su misura per il presidente del Consiglio nazionale, senza alcun reale spazio per la pluralità, il dibattito, o il contributo dei tanti che ogni giorno tengono in piedi la professione”.
Lo si legge in una nota dell’Anc, l’Associazione nazionale commercialisti presieduta da Marco Cuchel, che “denuncia l’assenza totale di confronto”, con “nessun coinvolgimento dei sindacati di categoria, nessuno spazio per le Casse di previdenza, nessuna voce concessa agli iscritti”.
Un modello, scrive il sindacato, “chiuso, verticistico, autoreferenziale che si ripete identico a se stesso, mentre si continua a parlare — con sorprendente disinvoltura — di riforma del decreto legislativo 139 del 2005 (l’ordinamento professionale dei commercialisti), una riforma “per la partecipazione”, ma solo sulla carta”.
E, termina la nota dell’Anc, “inaccettabile, infine, l’assenza totale di rappresentanza femminile tra i relatori”.
Ansa
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